Diurno Venezia  

Mi hanno sempre affascinato gli edifici abbandonati, ricordo ancora quando da piccola insieme all'amichetta si andava a visitare una chiesetta sulle colline dietro casa. Oggi quella chiesa è diventata una villa di lusso, ma ogni volta che ci passo davanti non vedo la casa di oggi ma vedo la chiesa fatiscente, i calcinacci, il soffitto che cadeva a pezzi e gli affreschi rovinati. Il fascino di questi edifici è quasi inspiegabile è un misto di malinconia e poesia è qualcosa di magico.
Parecchi anni fa, su Io Donna mi ero imbattuta in un articolo sul diurno Venezia di Milano, un bagno pubblico in centro città (Porta Venezia), risalente agli anni '20, completamente in stile liberty, dimenticato dai Milanesi.
Ieri per un giro strano della mente è riaffiorato il ricordo, dopo una breve ricerca su google, ho scovato le bellissime fotografie di man in a bowler hat (Epzibah). Lui si avventurato tra questi locali abbandonati e ne ha colto, attraverso i suoi scatti, l'anima e attraverso le sue parole si è come accompagnati per mano in questo mondo sotterraneo dove sembra che i muri vogliano raccontarci dei tempi andati.


"Sotto Piazza Oberdan è collocato l'Albergo Diurno Venezia, con ingresso dalla scala di accesso alla metropolitana all'angolo tra Corso Buenos Aires e viale Vittorio Veneto. In origine vi erano due accessi con pensiline, una esistente verso via Tadino ed una, asportata durante i lavori del metro, dove vi è ora l'entrata, e mai ritrovata.

Il Diurno fu costruito nel 1925 sulla base di un progetto presentato dall'ing. Marcello Troiani nel 1923. La concessione iniziale aveva la durata di 30 anni. Alla fine dei 30 anni l'Albergo è rimasto in proprietà del Comune di Milano, con tutti gli accessori e pertinenze.

Nel progetto erano previste 30 cabine da bagno tra comuni e di lusso, 6 cabine per doccia con spogliatoio, dieci gabinetti da toilette, 2 Wc, un locale per guardaroba e stireria, una buvette, un'agenzia postale, salette per trattative di affari, vendite di fiori freschi, oggetti di cancelleria, riviste e giornali, un ufficio bancario, un'agenzia commerciale, un parrucchiere per uomo e donna, un manicure, un casellario postale, due cabine telefoniche, scrittoi al centro della sala, un ufficio copisteria a macchina, un deposito piccolo bagaglio, un'agenzia turistica, un deposito di biciclette con custode, gabinetti di decenza, posti per lustrascarpe.

La caldaia per il riscaldamento dell'aria era munito di un camino nascosto in una colonna sulla piazza, affiancata da un'altra colonna decorativa.

Sulla piazza era previsto un monumento che non fu mai realizzato.


Attualmente è ancora in funzione il negozio del barbiere Sig. Ajello mentre gli altri artigiani hanno lasciato i locali nel 1996. Il salone è tuttora visitabile mentre per la visita dei bagni è necessario chiedere il permesso al barbiere. L'umidità provocata dalla pioggia che si infiltra dalla strada sta progressivamente rovinando le pareti, le piastrelle e gli arredi.

Il Comune non ha ancora deciso cosa fare dei locali e non ha i fondi per restaurarli; la Provincia voleva collegarli allo Spazio Oberdan ed utilizzare il salone come spazio espositivo e i bagni come archivio del Museo del Cinema della Cineteca Italiana.

Un'altra ipotesi del Consiglio di Zona 3 era di riutilizzare i bagni come terme, utilizzando l'acqua di una stazione termale della Lombardia.


In seguito alla demolizione del Diurno Cobianchi in Piazza Duomo che sarà trasformato in Ufficio Informazioni del Comune e Internet Point, il Diurno Venezia rimane l'unica testimonianza a Milano di questo tipo di struttura. I Verdi ne hanno chiesto il restauro integrale.

La Scuola del Cinema del Comune ha realizzato nel 1996 un filmato per il Consiglio di Zona 3 in formato VHS, visibile presso la redazione del Giornale Hello Milano in via Lecco 3. Si sta curando una versione in DVD."

Qui tutti gli scatti e un grazie a Maurizio per avermi concesso di postare le sue fotografie e anche per aver scattato queste immagini.



3 commenti

Tu vuoi farmi morire...
adesso mi collego al sito di trenitalia per vedere quando parte il primo treno per Milano...
Un bacione e grazie per la segnalazione!
m@w

l'ho cercato oggi ma temo sia stato demolito .... confermi?

Non è demolito è soltanto abbandonato e sbarrato....peccato.....

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