Opere di bene  

Ieri pomeriggio suonano alla porta, chiedo chi è al citofono e dall'altra parte una voce femminile mi dice:
voce femm."Signora S. ? "
io "si???"
voce femm."senta posso salire un secondo che sono qui per l'opera di bene organizzata da Don Gigi?!"
io "????? cosa???'"
voce femm."ma si per quella cosa di Don Gigi!"
io "scusi ma forse ha sbagliato campanello non conosco nessun Don Gigi"
voce femm."ma è il Don della parrocchia qui, come si chiama? S. Maria Immacolata qualcosa"
io (sempre più dubbiosa misto spaventata misto incazzata) "Scusi sa, non vorrei offenderla, ma prima di aprire la porta e far salire un estraneo in casa vorrei essere avvisata!"
voce femm."non ha ricevuto la posta stamattina, doveva esserci un avviso di Don Gigi!"
io "guardi, le ripeto, mi scusi, ma non ho ricevuto nessun avviso, ho il bambino con la broncopolmonite è meglio se ripassa"
voce femm."ma io non so...allora facciamo domani?"
io "si ma scusi non ho capito per cosa"
voce femm."se mi fa salire le spiego"
io ormai furente, con il bambino alla gamba che urla e il cane che abbaia "scusi ma non ho tempo ho il bambino malato"
voce femm ironica e scazzata"va bene allora la saluto e auguri per suo figlio"

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A noi piace Pocoyo!  



Perchè ha gli occhi neri come Andrea
Perchè corre come Andrea
Perchè ha le guance tonde tonde come Andrea
Perchè è discolo come Andrea
Perchè balla come Andrea


Abbiamo fatto le Madeleines  


Costretti a casa per un probabile focolaio al polmone sinistro di Andrea (del quale racconterò con più calma), ieri pomeriggio ho deciso di fare le Madeleines.
Per intrattenere il malato, che se non ha 40 di febbre (avuti la notte tra venerdi e sabato) è arzillo come se non fosse nemmeno lui il malato, ho deciso di lasciare libero sfogo alla sua creatività, gli ho dato acqua e farina, ciotoline, formine e grembiulino ikea.
Il piccolo cuoco in erba appena messe le manine in pasta ha detto "Ohhhh mani spocche!" e se ne è andato con aria schifata. Inutile dire quanto sia rimasta delusa. Stamattina al risveglio dopo aver battagliato 20 minuti per dargli l'antibiotico lui si è infilato il grembiulino e mi ha detto "mamma famo pizza?!"

Madeleines

Dosi per 14 Madeleines ( o 30 piccole)

3 uova
100 g di zucchero
150 g di farina
100 g di burro fuso
una fialetta di aroma di mandorla

Preriscaldate il forno a 200° C. Ungete l'apposito stampo per madeleines con il burro e cospargetelo di farina, eliminando quella in eccesso. (io uso quelli in silicone comodissimi, perchè non devono essere imburrati)
Sbattete con una frusta le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e denso. Incorporate delicatamente la farina e il burro fuso mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il composto. Per ultimo aggiungete l'aroma di mandorla.
Amalgamate e distribuite l'impasto nello stampo senza riempirlo completamente. Infornate per 12 minuti (se le madeleines sono piccole ne bastano 7), finchè saranno solo leggermente dorate ed elastiche. Sfornate e fate raffreddare.


Mio figlio un bambino competente  

Cercando un'alternativa alla vecchia educazione dello sculaccione mi sono ritrovata a leggere questo libro e ho deciso di rivoluzionare la mia mente. Si perchè non si tratta di un ennesimo trattato o di un metodo ma di pensiero alternativo, di provare a vedere il bambino come persona e non come mente da splamare a mio piacere.

Ieri all'Auchan le prime vere prove. Decido di prendere il carrello macchina, per intenderci quello che pesa quintali già di suo e con dentro un fagotto di 14 kg praticamente inspingibile, ma per far felice il pargolo questo e altro. Lui monta in macchina e mente faccio la spesa ne combina di tutti i colori, testa fuori con tentativo di farsi mozzare la testa da altri carrelli, braccia fuori a toccare il pavimento con tentativo di schiacciarsi le mani sotto le ruote, il mio stato mentale inizia a traballare, ma ho deciso che non alzerò la voce, che non alzerò le mani e che sarò calma e decisa nei miei messaggi verso mio figlio. Alla fine della spesa si deve pur scendere dal carrello e qui è iniziata la vera guerriglia. Lui ovviamente non ne voleva sapere e io ero stanca, ma la mamma del figlio competente che è in me ha tenuto duro. Sotto lo sguardo sdegnato di una signora (che se si fosse fatta i fatti suoi sarebbe stato meglio) ho patteggiato per circa 15 minuti la discesa del pilota dalla macchina carrello. La signora deve aver pensato per tutto il tempo cose del tipo "ma che mamma senza nerbo!" "ma guarda te sta mamma che si lascia tiranneggiare dal figlio" "ahhhhh non ci sono più le mamme di una volta" "Io se fossi in lei gli avrei già dato due sonori sculaccioni" . Sta di fatto che quando il mio bambino competente è sceso dalla macchina senza piangere e convinto che fosse cosa buona e giusta io mi sono girata verso la signora e le ho regalato un sorriso pieno di soddisfazione. Fa niente se una decina di metri più in la il mio bambino competente ha deciso di buttarsi a terra perchè non voleva mettere il piumino e abbiamo dovuto riniziare tutto da capo, non importa perchè siamo solo all'inizio e io sono fiduciosa.


Biscotti con gocce di cioccolato  

125 g di burro
185 g di zucchero di canna
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
1 uovo leggermente sbattuto
1 cucchiaio di latte
215 g di farina
1 cucchiaino di lievito
250 g di gocce di cioccolato fondente


Preriscaldate il forno a 180° C e foderate un vassoio con carta da forno.

Lavorate il burro e lo zucchero in una ciotola con lo sbattitore elettrico fino a ottenere un composto cremoso. Amalgamate lentamente l'essenza di vaniglia e le uova continuando a sbattere.
Versatevi il latte e mescolate. A parte, setacciate la farina e il lievito e incorporateli delicatamente al composto di uova.
Unite le gocce di cioccolato e amalgamate.

Prelevate piccole dosi del'impasto con un cucchiaio e distribuitele sul vassoio lasciando uno spazio di 4 cm tra una e l'altra. Premete delicatamente con il dorso di una forchetta infarinata e infornate per 15 minuti, finchè saranno dorati. Togliete i biscotti dal vassoio e lasciateli raffreddare.

Dose per 16 biscotti.

Ricetta tratta da "Nuova cucina / Dolci" Editore LOGOS


Arrivo sempre dopo!  


La sera mi piace leggere a letto, ma d'inverno mi gelo le braccia. Quindi me ne sto sotto il piumino con solo le punte delle dita fuori per reggere il libro, ma che fatica! Nella mia mente malata si era fatta avanti l'idea di creare una coperta con le maniche molto lunghe per ovviare al problema. Ieri vengo a sapere che il signor Ikea mi ha rubato l'idea (vedi immagine).
Ci sono rimasta malissimo. Ma tutto sommato ho pensato che la mia sarà di lana calda e morbida e non di schifosissimo acrilico che mentre lo accarezzi fa le scintille, che sarà di colore solare e non di questo bianco e nero tristissimo, che avrà di certo le maniche più lunghe se no a che serve?


Splinder mi stava stretto...  

...o meglio largo, insomma avevo troppi blog per vari argomenti e alla fine scrivevo poco su tutti. Quindi ho deciso di farne uno per tutti, speriamo bene! Il vecchio blog lo trovate qui