Le vacanze sono finite e non riesco a trovare la forza di fare nulla se non di lavorare e accudire il mio pulcino, si è vero ho già riacceso il forno per fare il pane e una torta ma era per una coccola ad un'amica che è la mia sorellina mancata. Per il resto vago con un macigno sul cuore come quando a quindici anni finiva la storiella d'amore, mi sento svuotata, mi manca il profumo del mare, il sale sulla pelle, il profumo dell'erica, la parlata sarda, la sciabattata con le infradito sulla sabbia, le cene dalla zia Franca e da mia suocera, la poseidonia che ti rimane attaccata anche quando fai la doccia, mi manca il cielo azzurro che dire azzurro è riduttivo perché il colore che ha il cielo in Sardegna io non l'ho visto da nessuna parte mai, le chiacchiere con Antonella, il maestrale, i bastioni di Alghero e via dicendo. C'è chi potrebbe farmi notare che forse è il fatto di non essere più in ferie che mi manca ma non è questo è molto di più, è come mi sento io sull'isola che a cercare di spiegare a parole un'emozione è un'impresa. Insomma ho il mal di Sardegna e spesso al lavoro mi chiudo in bagno chiudo gli occhi e cerco di sentire ancora la sensazione dell'acqua sulla pelle quando me ne stavo a pancia in su fingendo di fare il morto con Andrea che se la rideva e io mi sentivo immersa in tutto quel blu che a pensarci bene un po' ti fa anche girare la testa.
Di fotografie ne ho fatte pochissime, ho preferito vivere le cose piuttosto che cercare di immortalarle, cucinato ancora meno, ma mangiato benissimo e forse anche troppo, voglia di postare niente, perché quando ti rendi conto che la fuori c'è un mondo intero che non conosce l'esistenza del tuo blog un po' anche ti si ridimensiona l'ansia di postare.
E poi anche i 37 anni sono arrivati, festeggiati a dovere con il convivente ad Alghero, lo ammetto anche un po' brilla, brilla al punto tale che mentre ce ne stavamo come due ragazzini seduti sul muretto dei bastioni ho visto una stella cadente ed ero già talmente piena di gioia che non ho saputo che desiderio esprimere e adesso invece lo so bene cosa avrei dovuto chiedere a quella stella e cioè che quest'inverno voli via in fretta per riportarmi il più in fretta possibile di nuovo sulla mia isola, si MIA perché quando sono li è a casa che mi sento!!
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