Un ricordo in un clic mentale  




Ieri ho letto un articolo di una donna americana che si ricorda tutto, ma proprio tutto, non dimentica nulla. Se le si dovesse chiedere se la tal data dell'anno precedente piovesse lei se lo ricorda, pazzesco! E' da ieri che non riesco a smettere di pensarci, di pensare che se dovesse succedere a me, il mio cervellino, che non ricorda mai nulla, andrebbe in tilt. Spesso quando cerco di ricordare qualcosa, mi immagino la mia mente come un vecchio ufficio un pò impolverato con degli schedari mezzi aperti mezzi chiusi, con le cartellette tutte sottosopra e con un sacco di polvere!!
Proprio per questa mia carenza di memoria, mentre vivo momenti speciali chiudo gli occhi e mi dico "ricordati questo momento" ed è come se facessi una fotografia mentale.
Clic e fermo l'attimo.
Che so, Andrea a due anni con in testa la scatola del pandoro che io e la mia amica Stefania avevamo modificato a mò di elmetto, che mi abbraccia mentre se la ride tutto felice e io rivedo quegli occhietti da dietro il cartone tutti luccicanti e quasi mi pare di sentire anche la risata cristallina.
La prima volta che ho visto Marco, con il cuore che mi batteva così forte che il rumore dei treni in stazione era come sparito e sentivo una vertigine tale che avevo dovuto appoggiarmi ad un pilastro e se chiudo gli occhi ancora lo vedo che scende dal treno e mi cerca mentre io nascosta dietro il pilastro cerco di prendere coraggio.
Ma anche la cantina dove mia nonna faceva il bucato, vedo il corridoio, la porta e lei di schiena e sento la mia voce che fa "bùùùù" e lei che fa un salto e si volta guardandomi e sento la sua risata e poi lei che mi rimbrotta benevolmente.
E quella volta ad Ibiza con Stefania che sedute al ciringhito a fine giornata, bevendo la coca cola e dal ridere mi sono sbrodolata, e sento ancora la sensazione di pelle increspata tipica delle giornate passate al sole.
Oppure l'odore della lavanda che mi riporta nella cucina della mia amica Micaela mentre facevamo i ghiaccioli alla lavanda (avevamo meno di dieci anni) e la vedo li di fronte a me che ride e sento ancora la sensazione di sotterfugio di marachella fatta alla nostre mamme.
E così potrei andare avanti di fotografie mentali all'infinito, a volte mi tornano alla mente scatenate da un odore, un rumore, tipo stamattina entrando nell'asilo con Andrea ho sentito il tipico odore di matite, di scuola misto alla pioggia e mi si è aperta mentalmente una fotografia, un corridoio con tanti impermeabilini appesi al muro e tanti stivaletti in fila e la prospettiva era dal basso verso l'alto, era il mio di asilo!!
Così mi andava di raccontarvelo di sapere se anche voi avete istantanee nella testa o se anche voi vi ricordate tutto ma proprio tutto come la signora americana.


idea


Torta della nonna con crema e pinoli  

La torta della nonna

Questa torta l'ho fatta ancora prima delle vacanze di Pasqua e devo dire che nonostante ci sia di mezzo la frolla (mia acerrima nemica) il risultato è stato moltoooo soddisfacente! Nonostante tutto questo Andrea dopo essersene mangiata una bella fettona ha esordito con questa frase "Mamma e non venirmi a dire che le torte al cioccolato non sono buone, quelle si che sono una vera delizia" ecco insomma se avete un figlio ciocco dipendente forse è meglio se non la fate :P
Non fatevi demoralizzare dalla lunghezza della ricetta, perché nonostante una preparazione lunghetta la torta non è per niente difficile.
Io al posto di farla a mano la frolla l'ho fatta con il Kichten Aid, per i soliti motivi di mani di fuoco (:P), ma voi se avete la fortuna di avere le mani ad una temperatura umana fatela pure come da ricetta.
La ricetta è presa da un vecchio numero di "Cucina no problem" che già dal titolo si intuisce che questo giornale è in linea con il mio motto :P

Ingredienti:

470g di farina OO
+ quella per infarinare
250g di zucchero semolato
175g di burro
7 tuorli
1 uovo intero
70g di pinoli
7dl di latte
2 limoni non trattati
1/2 bustina di lievito vanigliato per dolci
1 cucchiaio di zucchero a velo vanigliato
1 pizzico di sale
uno stampo da 26cm di diametro

Prepara la pasta: Mescola 400g di farina con 160g di zucchero, il lievito setacciato e il sale, lavorali con 160g di burro freddo a pezzetti, in modo da ottenere un composto sbriciolato. Unisci 2 tuorli, l'uovo intero e la scorza grattugiata di 1 limone. Lavora il tutto ancora per poco fino ad ottenere una pasta omogenea poi forma una palla ed avvolgila nella pellicola e ponila in frigorifero a riposare per 1 ora. Metti i pinoli a bagno in acqua fredda: in questo modo durante la cottura, non si bruceranno.

Fai la crema: Fai bollire il latte la scorza (solo la parte gialla il bianco rende amara la crema) del limone rimasto a strisce. Monta i 5 tuorli rimasti con lo zucchero semolato rimasto (90g) e incorpora la farina rimasta (70g). Versa il latte caldo a filo e trasferisci il tutto in una casseruola. Cuoci a fuoco medio, mescolando, per 10 minuti, finché velerà il cucchiaio e la crema risulterà addensata (fatelo per 10 minuti anche se vi sembra che già dopo poco si sia addensata deve essere molto densa). Incorpora, fuori dal fuoco il burro rimasto (15g).

Completa: Appiattisci i 2/3 della pasta, infarinala e stendila con il mattarello in una sfoglia rotonda di 5-6mm di spessore, dopo averla sistemata fra 2 fogli di carta da forno. Trasferisci la pasta nella teglia, direttamente sulla carta da forno, facendo fuoriuscire i bordi e premi bene affinché la carta e i bordi di pasta (devono essere alti almeno 3cm) aderiscano anche al bordo. Poi metti la tortiera con il fondo di pasta per circa 10 min in frigo.
Bucherella il fondo della torta con uno stecchino e versaci sopra la crema ormai fredda e mescolata con una frusta. Stendi, sempre su un foglio di carta da forno, la pasta rimasta in una sfoglia di 5-6mm di spessore e ricopri la superficie della torta, capovolgendola sopra. Elimina la carta da forno. Unisci bene i bordi pizzicandoli e punzecchia la superficie con uno stecchino. Spolverizza con i pinoli sgocciolati dall'acqua. Cuoci in forno caldo a 180°C per circa 45-50 minuti.
Quando la torta si è raffreddata del tutto toglila dallo stampo e spolverizza con zucchero a velo vanigliato.

Vi lascio due foto delle mie vacanze appena passate, purtroppo il tempo non ci è stato amico, anche se ci ha regalato questo cielo e questo mare a pasquetta.
E qui trovate un'intervista a me e a Franci di casa dolce casa :)


Stintino, spiaggia La Pelosa Aprile 2009

Stintino, spiaggia La Pelosa Aprile 2009


Rainbow cake e buona Pasqua  

Rainbow cake

Dalla Sardegna con un tempo infame (anche se oggi dopo un piatto di spaghi con i ricci di mare del tempo non ci importava più nulla) voglio farvi gli auguri di una Pasqua serena e vi lascio una ricetta carina carina trovata sempre sul giornale di Donna Hay. Questa torta a strati colorata può essere un buon sostituto alla colomba, magari portata in tavola con qualche ovetto colorato intorno :)
Vi serviranno tre teglie, io ne ho usate 2 da 20cm di diametro e una da 18 cm, tre proprio non ne avevo dello stesso diametro!! In teoria il rosso doveva essere più acceso ma per accenderlo avrei dovuto mettere troppo colorante alimentare, forse se avessi avuto quello in pasta me ne sarebbe bastato di meno, se l'avete e provate fatemi sapere!!! E' da parecchio che vorrei acquistare i coloranti Wilton e finalmente li ho trovati qui, credo che dopo le vacanze farò shopping :P
Ultima cosa, per me è stata la mia prima volta con il frosting e mentre lo preparavo ne sono rimasta completamente nauseata (io assaggio troppo mentre cucino) mentre invece poi nell'insieme della torta mi è piaciuto molto. Sul giornale il frosting aveva un bellissimo effetto, molto sostenuto e compatto, invece il mio era un po' moscetto, poi cercando bene in rete mi sono accorta che l'icing sugar mixture è una composizione completamente diversa dallo zucchero a velo normale, praticamente è zucchero a velo ma con una parte (circa il tre per cento) di maizena. E così ho scoperto l'arcano, peccato averlo scoperto dopo eheheh.

Ingredienti:

Per le torte
8 uova
220g di zucchero superfino (io uso zefiro)
200g di farina autolievitante setacciata
100g di burro fuso
2 cucchiai da tavola di cacao amaro setacciato
1/4 di cucchiaio da tè di colorante rosa ( oppure qualche goccia di colorante rosso)


Per il cream cheese frosting:
100g di burro morbido
500g di philadelphia ( philadelphia light)
320g di icing sugar mixture


Preriscaldare il forno a 180°. Rivestite tre teglie da 20cm di diametro di carta da forno.
Mettere le uova e lo zucchero in una ciotola e con lo sbattitore elettrico lavorateli per circa 8-10 minuti o finché il composto diventa spumoso e triplica di volume.
Aggiungere al composto di uova, la farina e il burro, poco alla volta e mescolare delicatamente. Dividete il composto ottenuto in tre ciotole diverse. In una aggiungete il cacao amaro in polvere e mescolare delicatamente. Nell'altra aggiungere il colorante alimentare e mescolare sempre con cura.
Mettere i tre composti ognuno nella propria teglia e cuocere per 12-15 minuti circa o finché la torta tenda a staccarsi dai bordi. Togliete le teglie dal forno e lasciate raffreddare le torte su di una gratella.

Una volta raffreddate le torte preparate il cream cheese frosting. Mettete il burro e il philadephia in una ciotola e lavorateli con lo sbattitore elettrico per circa 6-8 minuti finchè ottenete una crema. Aggiungete l'icing sugar mixture (o lo zucchero a velo) e lavorate il tutto sempre con lo sbattitore per altri 6-8 minuti fino ad ottenere un composto soffice e leggero. Mettete un quarto di questo composto sopra una torta poi adagiatevi sopra l'altra e via così fino a formare i vari strati. Per finire rifinite la torta con il frosting anche sui lati.


Rose ai frutti di bosco all'acqua di rose  

Rosa ai frutti di bosco e acqua di rose

Scusate il gioco di parole nel titolo, ma trovo che sia azzeccatissimo. Questa fantastica ricetta l'ho trovata sul bellissimo giornale di Donna Hay che mio papà (che è un tesoro) mi porta da Milano. L'unica difficoltà che ho incontrato è stata trovare degli stampi adatti perché le dosi per la ricetta sono per 6 stampi di capacità di 250ml l'uno e io non li avevo!! Così mi sono arrangiata con degli stampi in silicone che avevo in casa ma di capacità inferiore e soprattutto di qualità abbastanza scarsa. Infatti staccare le roselline è stata una mezza impresa e quella immortalata è quella uscita meglio, così ho avuto ancora una volta la conferma che gli stampi della silikomart sono impareggiabili. Ricordo la prova con la torta a cattedrale, toglierla dallo stampo era stato veramente un gioco da ragazzi e la cottura era perfetta!!
Stampi a parte la ricetta è veramente veloce è molto gradevole al palato :)
Se non avete stampi a rosa potete fare anche dei cupcakes, io ne ho fatti con l'impasto avanzato e si possono decorare con glassa e con delle roselline alimentari.

Ingredienti:
125g burro morbido
150g zucchero superfino (io uso lo zefiro)
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
2 uova
185g farina
1+ 1/4 baking powder (lo trovo al lidl)
125ml latte
2 cucchiai da tè di acqua di rose
150g di lamponi o frutti di bosco surgelati

Preriscaldare il forno a 160°C. Mettere il burro, lo zucchero e l'estratto di vaniglia in una ciotola e battere con un mixer elettrico fino a che si forma una crema.
Gradualmente aggiungere le uova fino a che vengono amalgamate del tutto. Aggiungere la farina, il baking powder, il latte e l'acqua di rose e mescolare per amalgamare gli ingredienti.
Aggiungere i lamponi surgelati o i frutti di bosco. Mettere il composto negli stampi e cuocere per circa 25/30 minuti o finché infilando lo stecchino questo ne esca pulito. Togliere dal forno e lasciar raffreddare. Se si vuole cospargere di zucchero a velo.

Ne approfitto anche per chiedervi se sapete che fiore sia questo, l'ho fotografato due anni fa in Sardegna ma non ho la più pallida idea di cosa sia!!

Ma che bel colore!!


Crostata al cacao con crema al cioccolato bianco con una dedica speciale :)  

Crostata al cacao con crema al cioccolato bianco

Ed eccomi qui con la mia sfida, la crostata!! Ci sono volte che mi esce perfettamente il guscio ma il ripieno non si solidifica, oppure ci sono volte che il guscio non si stacca più dalla teglia, come mi è successo già due volte con questa crostata, solo che la prima volta il guscio è andato in mille pezzi e lo abbiamo mangiato a mo' di biscotti, poco male. Ma io sono una zuccona e se mi metto in testa che devo fare una ricetta niente e nessuno mi distoglie dal farla! Ed ecco che domenica mi sono cimentata nell'ennesima lotta alla crostata perfetta ed ovviamente l'ho persa eheh, evvabè la crostata era buona e vedersi anche bella, unico neo per staccarla dalla teglia dovevo, come dire, forzarla ed ovviamente le fette non erano proprio presentabili. Fortuna che ne Andrea ne Marco sono così formali e poi era tanto buona che sulla forma si poteva anche soprassedere.
La frolla è quella di Trish Deseine, invece il ripieno è una crema al cioccolato bianco, ricetta trovata su un sale & pepe datato. Adesso io vi imploro di spiegarmi cosa posso fare per far si che mi escano anche crostate belle da vedere e non solo buone da mangiare!!Consigli?? Suggerimenti?? Riti voodoo?? Aiutooooooooooo!!

Ingredienti per la crema di cioccolato bianco:

200ml di latte
2 tuorli
30g di zucchero
100g di cioccolato bianco
un cucchiaino di farina


Montate i due tuorli insieme allo zucchero, incorporate il latte e la farina e cuocete su fuoco basso, mescolando, finché si addensa. Unite il cioccolato bianco mescolate e fate intiepidire.


Per farla rassodare meglio quando la crema sarà fredda fategli fare una passatina in frigo :)
Come decorazione ho usato del cioccolato fondente liquido messo a strisce e poi ho fatto delle cappettine con lo stuzzicadenti.


Aggiornamento, giustamente via mail mi è stato fatto notare che non ho scritto nulla ma proprio nulla sul guscio di frolla!!! ma sarò pirla!!
Vabbè rimedio subito.
Allora la frolla va stesa e poi messa nella tortiera, poi punzecchiata con i rebbi della forchetta bene bene e poi piazzata in frigo per una decina di minuti. Si mette un foglio di carta forno nel guscio di pasta e sopra si mettono dei fagioli secchi, di modo che non si alzi durante la cottura. Dopodichè si inforna a forno preriscaldato a 180° per circa una ventina di minuti, si toglie dal forno e si toglie carta e fagioli e si ripassa in forno per altri cinque min circa, per farla asciugare bene. Quando è fredda si aggiunge la crema al cioccolato bianco!
Spero di essere stata chiara!!! Aiuto la demenza senile mi insegue!!

Questa crostata voglio dedicarla ad una ragazza speciale conosciuta da poco ma che già ammiro tantissimo! Ho avuto la fortuna di conoscerla via mail, dove mi ha raccontato la sua storia come missionaria, da circa un anno, insieme al marito in Nicaragua, lei dice di avere ormai il mal del Nicaragua!!
Adesso ha aperto un blog e sono sicura che se leggete le sue parole non potrà che piacere anche a voi. Organizza anche dei corsi per far conoscere la nostra cucina alle sue ragazze, che come dice lei, non possono altro che viaggiare che con la fantasia.


Trovo che Diana abbia un cuore grande e sia sul serio una persona speciale :)