Buon Natale!  

Buon Natale!!

Che dire......mangiate, ridete, bevete, sonnecchiate, giocate, amoreggiate insomma fate tutto quello che è giusto fare a Natale, assolutamente vietato pensare alla dieta, ai rotolini ci penseremo a Gennaio ;)
Buon Natale!!!


Dolcetti di Santa Lucia o Lussekatter  

Lussekatter

"In alcune regioni dell'Italia settentrionale, quali Trentino, Friuli Venezia Giulia (provincia di Udine), Lombardia orientale e meridionale (nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova), parte dell'Emilia occidentale (Piacenza, Parma, Reggio Emilia), parte del Veneto sud-occidentale (Verona), esiste una tradizione legata ai "doni di santa Lucia".

I bambini le scrivono una lettera, elencando i regali che vorrebbero ricevere da lei, raccontandole di essere stati buoni e giudiziosi durante l'anno e, dunque, di meritarseli. In alcuni casi, i doni vengono portati segretamente nelle case, e i bimbi (che si aspettano dei doni e non il carbone riservato ai bambini cattivi) corrono a letto perché se la Santa li vede tirerà loro della cenere o della sabbia negli occhi, accecandoli. Per ingraziarsi la Santa e l'asinello che l'aiuta a portare i doni è uso lasciarle del cibo (solitamente un panino, delle arance, dei mandarini, del latte ma ciò varia a seconda della tradizione familiare), per l'asinello Tobia (dell'acqua, del fieno, del sale, della crusca o dello zucchero)" (wikipedia)

Così si festeggia Santa Lucia in casa mia e per dirla tutta ho anche appena finito di montare i giocattoli per Andrea che nella sua letterina chiedeva "Saetta McQueen che si trapporma (trasforma)".
Volendo poi lasciare qualcosa da mangiucchiare alla Santa e al suo ciuchino oggi abbiamo preparato i Lussekatter che sono briochine che provengono dalla Svezia dove la Santa viene festeggiata in questo modo

"I bambini preparano biscotti e dolciumi a partire dal 12 dicembre. La mattina del 13, la figlia maggiore della famiglia si alza ancor prima dell'alba e si veste con un lungo abito bianco legato in vita da una cintura rossa; la testa è ornata da una corona di foglie e da sette candele utili per vedere chiaramente nel buio. Le sorelle, che indossano una camicia bianca, simboleggiano le stelle. I maschi indossano cappelli di paglia e portano lunghi bastoni decorati con stelline. La bambina vestita come santa Lucia sveglia gli altri membri della famiglia e serve loro i dolciumi cucinati il giorno prima." (wikipedia)

La forma di queste briochine doveva essere ad "S" ma non mi è uscita, ma vi assicuro che il sapore è ottimo e mi sa che Santa Lucia stanotte qui se ne farà una scorpacciata :P

Ingredienti:

100g di burro
250ml di latte
1g di zafferano
100g di zucchero
25g di lievito di birra
2 cucchiai di acqua tiepida
1 uovo intero
500-600g di farina bianca
uvetta passa
1 tuorlo d'uovo per spennellare

Fai sciogliere il burro in un pentolino, aggiungi il latte e fai scaldare appena appena. Aggiungi lo zafferano e lo zucchero. Sbriciola il lievito di birra in una ciotola. Aggiungi l'acqua e mescola fino a quando il lievito si sarà ben sciolto. Versarci sopra il latte tiepido, amalgama bene il tutto. Incorpora l'uovo e la farina bianca. Impasta bene. Copri la ciotola con della pellicola e mettilo a lievitare per 45 minuti in un luogo tiepido. Poi riprendi l'impasto e rilavoralo per lasciarlo poi riposare ancora 30 minuti. Passato questo tempo dividi l'impasto in 15 parti uguali. Forma dei cilindri allungati e poi girali a forma di "S". Spennella i Lussekatter con il tuorlo sbattuto e guarnisci con le uvette ( io ho usato lo zucchero in granella). Cuoci a 220° (NO forno ventilato) per circa 10 minuti. Fai raffreddare su una griglia.


Cuore di toast  

Cuore

Nel caso ci aveste fatto caso sto latitando dal blog, un motivo c'è!
E' tornato a casa il convivente dall'isola e questa volta per rimanerci, quindi prima di tutto mi voglio far coccolare fino alla nausea e secondo considerato che è molto bravo a cucinare io ho preso ferie dai fornelli. Vi lascio (per poco) con il cuore di toast, un'idea carina per un pranzo veloce presa dal bellissimo libro "Ne voglio ancora" di Trish Deseine Guido Tommasi Editore.
Il cuore ovviamente lo dedico al mio (non unico perché c'è anche Andrea) amore!!

Ingredienti per 2 persone:

2 fette di pane in cassetta
un po' di burro
2 uova

Ritagliare un cuore nelle fette di pane con l'aiuto di un taglia biscotti.
Scaldate il burro in una padella e fate dorare il pane da un lato.
Quindi girate il pane, rompete un uovo nella forma a cuore e lasciate cuocere per tre minuti circa.
Nel frattempo tostate i pezzi di pane a forma di cuore e imburrateli. Servite caldo.


Involtino di coniglio con cardoncelli e lardo di colonnata per Rosa Mnemosis  

Involtino di coniglio con cardoncelli e lardo di colonnata con purè di patate viola per Rosae Mnemosis

Silvia Maestrelli propetaria del blog Divinando mi ha dato la possibilità di partecipare alla rassegna "Un Rosae per te...ricette speciali di donne speciali". Ho avuto modo così di assaggiare il suo adorato vino Rosae Mnemosis.
Devo dire che per me è stato un grande onore e con umiltà ho eseguito questo piacevole compito.
Assaporando il suo vino e leggendo le sue parole che raccontano di come è nato questo liquido color del rubino, ho sentito tutto l'amore di una donna giovane e forte attaccata alle proprie origini e alla propria terra, con un amore sconfinato per la tradizione e di conseguenza per la famiglia.
Rosae Mnemosis è un Chianti D.O.C.G. 90% Sangiovese e 10% Merlot, profumato di frutti di bosco e ciliegia e dai toni speziati, è prodotto dall’azienda Agricola Petriolo a Cerreto Guidi.
Un vino veramente buono, prodotto con amore e sapienza da una persona rara come Silvia attaccata ancora ai veri valori della vita.

Involtino di coniglio con cardoncelli e lardo di colonnata per Rosa Mnemosis

Ingredienti:

2 quarti posteriori di coniglio
2/3 cardoncelli
8 fettine di lardo colonnata
aglio
prezzemolo

Preriscaldate il forno a 200°.
Pulite i cardoncelli e riduceteli a listarelle. Scaldate una padella antiaderente con un filo d'olio, aglio e prezzemolo, ponetevi i funghi, salateli e pepateli, saltateli giusto il tempo che perdano i liquidi, circa 5/6 minuti. Spegnete e teneteli da parte.
Disossate i quarti posteriori di coniglio ottenendone una fetta intera.
Stendere su di un foglio di alluminio le fettine di lardo, poi sopra adagiatevi la fetta di carne di coniglio e per ultimo i funghi. Arrotolare carne e lardo formando un involtino e poi sigillare il foglio di alluminio bene di modo che i succhi rimangano all'interno in cottura. Procedere in egual modo per l'altro involtino.
Infornare per 40 minuti circa, dopodiché aprire il cartoccio e servire accompagnando da una purea di patate viola.


No Knead Bread  

No knead bread

Dopo le fatiche del Bossolà e soprattutto considerato il fatto che Andrea è di nuovo malato, ho bisogno di ricette veloci e facili, senza perderci troppo tempo, cosa potevo provare di meglio del No Knead Bread??!!
L'avreste già visto qui, ma anche qui e poi anche qui e chissà dove altro!!!
Adesso ho già l'impasto pronto per il pane di domani e voi quando darete il via alla panificazione??
Vi riporto di seguito la ricetta di Dandoliva!
Buon week end a tutti e sotto con il pane ;)

Ingredienti:

500 g di farina
2,5 g di lievito di birra fresco (o 1 grammo di lievito di birra liofilizzato)
1 cucchiaino abbondante di sale
350 ml d’acqua tiepida.

Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida. In una ciotola grande mescolare la farina col sale. Unire l’acqua col lievito, mescolare velocemente con le mani o con una forchetta. L’impasto è molto morbido e appiccicoso. Coprire la ciotola con un foglio di pellicola e lasciar lievitare l’impasto a temperatura ambiente (circa 20°C) dalle 18 alle 24 ore.

Il giorno dopo l’impasto sarà aumentato di volume e apparirà come un blob molliccio e alveolato.

Rovesciare il blob su un piano abbondantemente infarinato. Spolverarlo con altra farina, quindi tirare quattro lembi di impasto e ripiegarli su se stessi. Coprire con un foglio di pellicola e lasciar riposare per circa 15 minuti.

Trascorso questo tempo cospargere la superficie dell’impasto con semini a piacere (sesamo, girasole, zucca, papavero etc.), semolino o polenta. Trasferire l’impasto o in una ciotola (che andrà coperta) o in un canovaccio (in cui l’impasto verrà arrotolato) e far proseguire la lievitazione per altre due ore.

Pre-riscaldare il forno a 230°C e mettervi dentro a riscaldare una pirofila dai bordi alti e col coperchio (la pirofila può essere in qualsiasi materiale, ghisa, pirex etc.).

Rovesciare il blob (occhio che è molle molle e scappa da tutte le parti) nella pirofila bollente. Coprire col coperchio e infornare per circa 30-40 minuti sempre a 230°C. Rimuovere il coperchio e continuare la cottura per altri 10-15 minuti (io tolgo direttamente la pagnotta dalla pirofila e l’appoggio sulla griglia del forno).

Sfornare la pagnotta e lasciarla raffreddare prima di tagliarla.


Muffin al dulce de leche  

Muffin al dulce de leche

Io adoro il dulce de leche. La scoperta di questa crema l'ho fatta parecchi anni fa nel bar di una mia carissima amica, lei me la mise nel caffè al posto di latte e zucchero e da quel momento il dulce de leche è balzato ai primi posti della hit parade dei miei dolci preferiti!!
Per un po' l'ho trovato alla mitica Esselunga sotto il marchio, per me mitico, della Bonne Maman, marchio del quale io compro le marmellate, cosa ci volete fare io adoro quei barattolini con il coperchietto a quadretti. Adesso che non lo trovo più e in rete parecchie di voi hanno postato come farselo in casa non potevo esimermi!!
Ma poi dopo averlo preparato, oltre ad ammazzarmi a cucchiaini di dulche de leche cosa potevo farci?
Quindi gira di qui gira di la, mi sono imbattuta in una stupenda ricettina veloce veloce della Zuccheriera e che dire se non che era un successo assicurato??!!

Ingredienti:

1 uovo
5 cucchiaiate abbondanti di "dulce de leche"* o lattemou
75 g di farina per dolci
6 cucchiai di olio di mais
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaio di mandorle tritate (io ho usato farina di mandorle quello avevo)
un pizzico di sale
un altro po' di "dulce de leche" da aggiungere sopra
un pizzico di vaniglia oppure 1 bustina di vanillina

Sbattere l'uovo, l'olio ed il dulce de leche. Setacciare la farina con il lievito, aggiungere un pizzico di sale e le mandorle ed amalgamare la farina con la crema già preparata. Riempire gli stampi e fare un buchetto in ogni muffin ed aggiungervi ancora del dulce de leche.
Infornare a 200º fino a quando saranno ben dorati.

Dulce de leche:

Mettere un barattolo di latte condensato zuccherato in una pentola d'acqua, lasciarlo bollire per due ore. Poi lasciare che si raffreddi completamente, aprire e versare in un barattolo di vetro.


Bossolà bresciano  

Bossolà bresciano

L'avevo detto qui che ci avrei provato ed essendo cocciuta come un mulo ho iniziato l'avventura!
Venerdì sera scelgo una ricetta tra le tre che gentilmente mi avevano trovato due cari amici.
Ovviamente la voglia di iniziare mi prende alle sei di sera, senza mettere in conto che questo dolce richiede tre lievitazioni. Alla fine della lavorata a mezzanotte del vero Bossolà nemmeno l'ombra. Meno male che al piccolo Andrea ed alla mia mamma la torta è piaciuta ugualmente e dopo poche ore, tra vicinato e le due boccucce fameliche del finto Bossolà non c'era più nemmeno l'ombra!
Quindi sabato sera sempre alle sei mi riagguanta la voglia di riprovarci! Parto con il primo impasto ma decido di dimezzare le dosi alla ricetta che prevede 900g di farina, quindi dimezzo tutti gli ingredienti, ma al momento di impastare il mio Kitchen Aid pare non amalgamare un bel nulla, aggiungo farina, ma niente, allora con la paletta smuovo il composto e mi accorgo che la farina era rimasta sul fondo, il gancio non essendo posizionato bene non riusciva ad amalgamare!!! Abbasso il gancio e la cosa inizia a prendere forma ma mi pare che non sia quella giusta e penso "adesso butto via tutto", ma la voglia di provare è troppa e metto la pallotta a lievitare. Passa un'ora e attacco con il secondo impasto che deve andare ad assemblarsi al primo che nel frattempo è lievitato benissimo e mi torna il buono umore. Questo va via liscio e tutta soddisfatta aspetto le due ore e mezza sul divano con il bambino che non ne vuole sapere di dormire (avrà sentito la mia apprensione?). Arriva l'ultimo impasto, e già mentre il Kitchen cerca di impastare mi dico "ma io sto blob come lo impasto insieme all'altro?" Ed infatti all'inizio mi ritrovo con la pasta tutta incollata alle mani e impasto impasto, inizio pure a sudare e le braccia mi fanno male. Andrea nel frattempo mi chiede mille cose e cerca di fare tutte le cose che non deve ed è praticamente notte ormai!!
Presa da sconforto ripenso "adesso butto via tutto" ma questa volta lo penso con cattiveria verso questa pasta che non vuole amalgamarsi all'altro impasto, ma poi piano piano, vuoi la mia cattiveria vuoi che doveva essere così, l'impasto si amalgama e diventa una bellissima palla di pasta liscia e compatta. Nel frattempo Andrea si addormenta e io metto l'impasto in forno e inizio il tifo davanti al forno!! Ad un certo punto mi pare che la superficie sia troppo dorata, veramente troppo e allora lampo di genio mi rendo conto che la ricetta essendo vecchia come il mondo non prevede la cottura con forno ventilato ma convenzionale ma ormai è tardi, penso che la prossima volta migliorerò. Il Bossolà cresce cresce e si porta dietro la scodella che come da ricetta doveva stare nel mezzo del dolce e io rido rido come una scema da sola davanti al forno ed è ormai l'una di notte. Sforno e nonostante sia un pochino troppo colorito questo Bossolà mi da troppa soddisfazione e vado a letto pensando "Caro il mio Bossolà guai a te se nella notte ti sgonfi!!"
Stamattina dopo averlo fotografato ed immortalato siamo passati all'assaggio. E posso dire che è proprio come deve essere, un mix perfetto tra panettone e pandoro, la pasta "bagnata" come quella del panettone ma "soffice" come quella del pandoro, proprio come piace a me. A parte qualche piccola modifica credo di aver trovato la ricetta perfetta. Ma adesso chissà se riuscirò a trovare il coraggio di rifarlo per Natale, certo magari se inizio al mattino invece che alla sera forse mi peserà di meno :P

Ingredienti:

900g di farina oo (ma io ho usato la Manitoba avendo scoperto con Alex qui che è la più ricca di glutine)
260g di burro
240g di zucchero semolato
40g di lievito di birra
7g di sale
5g di vanillina (io ho usato un pizzico di vaniglia rapunzel)
9 uova più un albume
zucchero in granella

Versate sulla spianatoia 125g di farina, fate la fontana e al centro versate un poco d'acqua tiepida nella quale avrete sciolto il lievito di birra, aggiungete 40g di burro fuso, altrettanto zucchero semolato e un uovo intero.
Lavorate bene la pasta sino a quando sarà asciutta ed elastica, poi fate con essa una palla, collocatela in una grande terrina infarinata, copritela con un tovagliolo e mettetela in un luogo tiepido lasciandola lievitare per circa un'ora.
Trascorso questo tempo versate sulla spianatoia 250g di farina e mescolatevi 50g di zucchero: fate la fontana versatevi al centro due uova intere e 50g di burro ammorbidito.
Impastate bene indi unite il panetto lievitato e lavorate energicamente per 15 minuti; formate di nuovo una palla, rimettetela nella terrina infarinata, copritela e ponetela a lievitare per due ore e mezza.
Dopo questa seconda lievitazione preparate il terzo e ultimo impasto.
Versate sulla spianatoia 500g di farina, 150g di zucchero, il sale e la vanillina: mescolate fate come al solito la fontana e rompeteci dentro 6 uova intere incorporandole alla farina ed aggiungendo 145g di burro ammorbidito.
Lavorate questa massa (e mai più aggettivo fu più azzeccato :P ) per qualche minuto poi unite l'impasto lievitato a manipolate energicamente tutto per circa 15 minuti, sbattendo con forza ( e cattiveria :P ) la pasta sulla spianatoia.
Formate con l'impasto un lungo salame di circa 45cm. imburrate una placca da forno, mettetevi al centro una scodella capovolta del diametro adeguato, e intorno sistematevi il rotolo di pasta, chiudendolo a ciambella: affinché non si sformi è consigliabile circondarlo con una striscia di cartoncino da pasticceria rivestito di carta oleata, chiuso con un punto metallico.
Ponete a lievitare ancora mezz'ora, poi con una pennellessa immersa nell'albume sbattuto lucidatela in superficie.
Spolverizzate con dello zucchero in granella.
Mettete il Bossolà in forno già caldo a 190° (non ventilato l'esperienza insegna) lanciandovelo per 40-50 minuti.
Servitelo tiepido o freddo spolverizzato di zucchero vanigliato.


Questo dolce tipico natalizio partecipa alla bellissima iniziativa di FrancescaV di raccogliere tante ricette natalizie, chi volesse partecipare può dare un occhio qui!

Bossolà bresciano


Il ragù ubriaco, la pentola dell'ikea e il no knead bread  

ragù ubriaco

Qualche giorno fa ho dovuto buttare le mie amate pentole in ghisa, ormai dopo dieci anni di onorato servizio iniziavano a perdere pezzi dal fondo e non era consigliabile mangiarli. Cercare dei validi sostituti è stata dura. L'idea iniziale era caduta su queste pentole francesi Le crueset, ma visti i prezzi ho driblato sulla pentola che vedete in foto. Comprata all'ikea per 49 euro, all'inizio ero un po' scettica, ma ho deciso di dare il via al rito dell'iniziazione con il mio ragù ubriaco o ragù di notte.
Questa ricetta mi è stata passata da un caro amico e il soprannome ubriaco gli è dato dal fatto che la carne cuoce nel vino rosso per due ore e solo nell'ultima mezz'ora aggiungo il pomodoro, l'altro soprannome e cioè "di notte" perché tendenzialmente mi ritrovo sempre a prepararlo alla sera e con i tempi lunghiiiiii che ha alla fine ci sto dietro per buona parte della notte :)
Devo dire che la pentola mi ha stupita, grande performance, nulla attaccato, cottura uniforme, unico difetto il peso, ma d'altre parte se pentola in ghisa si vuole qualche scotto si deve pur pagare. All'ikea si trova anche ovale e un pochino più grande per la cifra di 59 euro! Come diceva Elena di ComidaDeMama, questa pentola è perfetta per il no knead bread, lei ha trovato la ricetta sul bellissimo blog di Dandoliva, io vi suggerisco di farci un salto sia dall'una che dall'altra perché questo pane è uno spettacolo!!

Ingredienti per il ragù:

500g di carne di manzo macinata
250g di carne di maiale macinata
1 lucanica oppure 2 salamelle mantovane
1 cipolla grossa
5/6 carote
3/4 gambi di sedano
1 foglia d'alloro
3/4 di bottiglia di vino rosso
due barattoli di polpa pronta (io uso la casar costa poco ed è buonissima)
2/3 bacche di ginepro pestate

Sminuzzare la cipolla, le carote e il sedano. In una pentola (se di ghisa è meglio :P) mettere olio e la verdura sminuzzata piccola piccola, le bacche pestate e soffriggere a fuoco lento finché le verdure non sono bene appassite. Dopo circa una ventina di minuti (ma dipende dalla pazienza che avete) aggiungere la carne e stufare per quindici minuti circa insieme al soffritto. Quando la carne si è asciugata aggiungere il vino , metà della dose all'inizio e il resto durante la cottura. Lasciare cuocere su fuoco basso per circa due ore o due ore e mezza. Passato questo tempo aggiungere la polpa di pomodoro e lasciar cuocere un'altra mezz'oretta, prima che sia pronto aggiustare di sale.

Le dosi sono per tanto ragù, io quando lo faccio poi lo congelo in comode vaschette pronte all'uso!


Chiocciola alle erbe provenzali  

Chiocciole alle erbe di provenza


Questo week end è tornato il convivente dall'isola per mia grande gioia, anche perché non è che fossi proprio nelle migliori condizioni e diciamocelo, un po' di coccole amorevoli fanno già sentire meglio :) Se poi ci aggiungiamo che al ritorno "missione spesa" mi è tornato con ogni ben di Dio e una fiorentina, cosa potevo volere di più?
Sabato mattina sentendomi un po' meglio ho pensato di fare questa chicciolina alle erbe provenzali, mentre illo era al supermercato, non tenendo conto del mio piccolo aiutante che ci ha messo del suo nella preparazione, questo per dirvi che se ci sono riuscita io con lui che metteva letteralmente le manine in pasta, potrebbe riuscirci chiunque anche bendato e forse pure legato :P
Per la preparazione della pasta di pane, ho seguito le indicazioni sulla confezione del pane delle farine di vigevano (le mie adorate), però devo dire che per questo tipo di preparazione rimane un pochino secchina e non mi ha soddisfatta al cento per cento, quindi se voi avete una ricetta per la pasta di pane infallibile siete pregati ardentemente di passarmela!!!
Solito problema poi della mia mancante teglia di 18/20 cm, che come potete notare nella foto ho dovuto ripiegare sulla 22 e l'effetto estetico non è il massimo. Certo pensandoci poi avrei potuto usare più pasta di pane, cosa che farò sicuro la prossima volta considerato che è stata spazzolata nel tempo di una giornata!!
Qui sotto poi potrete notare la fantastica fiorentina, cotta alla perfezione dal convivente e devo dire che con questo pranzetto il mio stato influenzale è decisamente migliorato!

Ingredienti:

360g di pasta di pane
80g di olive nere snocciolate
5 acciughe sott'olio
un cucchiaino di erbe provenzali essiccate
olio extravergine d'oliva

Dividete la pasta in 12 parti del peso di 30g ciascuna, stendetele in dischi sottili del diametro di circa 12 cm, spennellateli di olio, copriteli con un telo e fateli lievitare in un luogo tiepido per 15 minuti. Mescolate le olive tritate grossolanamente con le acciughe a pezzetti e le erbe provenzali e distribuite il mix sui dischi di pasta lasciando tutt'intorno un bordo di circa un cm; quindi arrotolateli a spirale facendo aderire bene i bordi e disponeteli uno accanto all'altro in una teglia del diametro di circa 18cm, unta d'olio.
Spennellate la superficie della "chiocciola" con altro olio, copritela con un telo e lasciatela lievitare ancora per 30 minuti. Cuocetela in forno caldo a 200° per 30/40 minuti, poi sfornatela e servitela calda o a temperatura ambiente.



Fiorentina


Pan brioches con la macchina del pane!  

Pan brioches

E' una settimana buona che in casa nostra gira indisturbata l'influenza. Prima Andrea adesso io e ancora Andrea. Ci passiamo i germetti, che allegri non hanno intenzioni di darci pace, quindi in cucina non vado oltre alla classica minestrina o riso lesso. Però la colazione, almeno quella facciamola come si deve!!
Quindi per la serie abbattiamo le scorte di farina ho deciso di farmi il pan brioches con la macchina del pane, zero fatica massimo risultato (ehehehe)!
Colgo l'occasione anche per parlare di Revolution tea, una serie di tè veramente pregiati se consideriamo che già il filtrino è di seta e il tè è in foglie e non in polvere. La gamma è vastissima e ci sono anche delle tisane veramente buonissime. Il mio preferito, manco a dirlo, è un herbal tea aromatizzato al miele!!! Con questo vi auguro un buon week end senza germetti peròòòòò!!

Ingredienti:

1 uovo + latte (io ho usato il latticello) = 180 ml
60g di burro morbido
3 cucchiai di zucchero
scorza di limone grattugiata
100g di farina di manitoba
200d di farina 00
10g di lievito di birra fresco

In un bicchiere graduato sbattere l'uovo ed aggiungere il latte (o latticello) fino ad ottenere 180ml.
Inserire gli ingredienti nel cestello della macchina del pane seguendo le istruzioni della casa oppure nel modo ormai da voi collaudato.

Programma: pane dolce
Doratura: chiara

Essendo molto leggero, con queste dosi la brioches riempie completamente il cestello della capacità di 1kg. Fate attenzione se si aumentano le dosi.


Revolution Tea


Rovesciata di patate e cipolle con farcia di brie  

tortilla1


Ogni volta che vado al supermercato compro uova e farina, considerando che ci vado almeno due volte a settimana mi ritrovo spesso con il frigorifero e la dispensa pieni zeppi di questi due ingredienti. Da ieri ho dato il via all'abbattimento scorte e quale miglior modo di usare le uova per una ottima simil tortilla iberica?!
Certo io lo stampo rotondo da 20cm non l'ho e voi mi perdonerete se ho usato lo stampo da plum cake, insomma si fa quel che si può ;)
La ricetta l'ho presa su Sale & Pepe di questo mese, Tulip mi fai partecipare al tuo club??

Ingredienti:

500g di patate
2 cipolle
5 uova
150g di brie
olio extravergine d'oliva
sale, pepe nero

Sbucciate le cipolle e le patate, affettatele sottili e fatele soffriggere dolcemente in una padella con quattro cucchiai di olio. Salate, pepate e cuocete coperto, per una ventina di minuti, girando spesso e delicatamente, per non rompere le patate.
Rivestite una teglia del diametro di 20cm a bordi alti con un foglio di carta da forno, distribuite sul fondo i tre quarti delle verdure, premendole leggermente con il dorso di un cucchiaio; distribuitevi sopra il brie a fettine e completate con le altre verdure.
Sbattete le uova in un ciotola con sale e pepe, versatele nella teglia, sopra gli altri ingredienti e passatele nel forno caldo per venti minuti. Levate dal forno, rovesciate su un piatto da portata e pepate prima di servire.


Torta aromatica di nocciole al miele  

Torta aromatica di nocciole al miele

E' da circa un mesetto che impazzisco per il miele. Non che prima non mi piacesse, ma ora è diventata quasi una mania. Vi basti pensare che mi sono comprata anche il profumo al miele!!
Tutto questa passione è nata dal mio incontro casuale con il miele d'Asfodelo marcato Bresca Dorada. Una volta assaggiato non ne potrete più fare a meno!! Ho comprato miele d'Asfodelo anche di altre marche, li ho trovati buoni ma mai buoni come quelli prodotti da questa azienda.
Poi oggi ho fatto una ricerca e ho trovato il loro sito e leggendo la loro storia ho capito il perché di tanta bontà.
La ricetta della torta invece l'ho trovata sul settimanale Grazia. La rubrica di cucina è sempre molto curata sia a livello di sostanza che di apparenza. Le ricette sono molto particolari e sono accompagnate da fotografie molto molto belle.
L'unica cosa che ho cambiato all'originale è stato il miele, la ricetta prevedeva miele millefiori io ovviamente ho usato il miele d'Asfodelo :)

Ingredienti:

200g di miele d'Asfodelo ( o millefiori)
3 uova
3 cucchiai di olio di semi di girasole
4 o 5 cucchiai di acqua calda
1 cucchiaino scarso di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
2 cucchiaini di lievito per dolci
150g di farina
250g di nocciole tostate e tritate


Preriscaldate il forno a 200°. Mescolate in una terrina miele, uova, acqua calda e olio. In un'alta terrina incorporate alla farina le spezie, le nocciole tritate e il lievito. Unite i due composti lavorando per cinque minuti la preparazione.
Versate in uno stampo da plum cake rivestito di carta da forno. Mettete lo stampo nel centro del forno e abbassate la temperatura a 180° e cuocete per circa 40 minuti. Controllate la cottura infilando uno stecchino al centro del dolce, sformate e lasciate raffreddare sopra una griglia.
Servite con del latte fresco.

La prossima volta però proverò a montare a neve i bianchi d'uovo, si sa mai che esca un pochino più altina ;) . Voi che ne dite?


Aggiornamento Iron Blog!!  

Qui!!!


Il popolo non ha pane, dategli le brioches!  

Maria Antonietta by Luciolland

Il pane è caro come l'oro, anzi no perché pure il valore dell'oro è andato alle stelle, in più ci stanno già vendendo i panettoni e i pandori al supermercato a dei prezzi che trovo assurdi non essendo prodotti di pasticceria ma prodotti industriali, che se pur buoni non ne giustificano il prezzo.
Così ho deciso che quest'anno il panettone me lo faccio da me, anzi non il panettone ma il Bossolà, un dolce tipico Bresciano che è un incrocio tra il panettone e il pandoro. Adesso non mi rimane che cercare una buona ricetta e poi potrò riadattare alle mie esigenze la famosa frase di Maria Antonietta "se i bresciani non hanno il pane che vengano a mangiare il mio Bossolà" sperando di non fare la sua fine :P

P.S. Se qualche anima pia avesse proprio nel cassetto la ricetta del Bossolà si faccia avantiiiiii!!

Quel bellissimo disegno li sopra è di Luciolland!!


Risotto con chicchi di melagrana, caprino dell'alta langa e pistacchi di Bronte  

Risotto con chicchi di melograna, caprino dell'alta langa e pistacchi di Bronte

Ed ecco il mio risotto che partecipa ad Iron Blog.
Aspetto la decisione dello chef Oldani e vi confesso che è un emozione forte!


Ingredienti:
320g di riso carnaroli
1 cipolla
40g di burro
2 melagrane
8 foglie di salvia
3 chiodi di garofano
1 bicchiere di vino bianco (sauvignon)
1 dl di brodo vegetale
50g di caprino dell'alta langa
Pistacchi sminuzzati
Sale e pepe

Tritate la cipolla, in una casseruola di rame fondete il burro e
fatevi rosolare a fuoco basso la cipolla, la salvia e i chiodi di
garofano. Quando la cipolla avrà assunto un colorito dorato aggiungete
il riso e lasciatelo tostare fino a quando non diventa traslucido,
mescolando per farlo insaporire; bagnate con il vino e lasciatelo
evaporare completamente.
Versate un mestolo di brodo bollente e portate a cottura il risotto,
aggiungendo altro brodo solo quando il precedente è stato
completamente assorbito. Mescolate spesso.
Con lo spremiagrumi, ricavate il succo da una delle melagrane e
sgranate la seconda, raccogliendo i chicchi in una tazza. Quando il
riso è cotto, spegnete il fuoco regolate di pepe e sale, aggiungete il
succo e i chicchi di melagrana e mantecate con il caprino.
Lasciate riposare per 3 minuti circa.
Al momento di impiattare spolverate ogni singolo piatto con i pistacchi sminuzzati.

Aggiornamento 09/11

Ha passato il turno il mio risotto e non so come spiegarvi la gioia che provo!!!!
Un grazie di cuore a tutti voi che ogni giorno passando di qui mi date la voglia di migliorare!!
Qui il verdetto di Oldani con consigli preziosi!!
Evvivaaaaaaaaa!!


Aspettando domani....  

Pesce rosso

Mentre aspetto che sia domani vi offro un aperitivo. Come? Non sapete perchè aspetto che sia domani??!!
Date un occhio a questo post su kelablu, riconoscete qualche nome?
Vi dico solo che comunque vada, avere avuto l'opportunità di partecipare, per me è già una vittoria!!
Dita incrociate mi raccomando!!!!!


Zuppa cremosa di patate, salmone e aneto di Donna Hay  

Crema di patate salmone e aneto

Ad essere sinceri in casa nostra la crema di patate per eccellenza è quella di Comidademama, Andrea la chiama la pappa di latte e di stelle. L'altro giorno sfogliando il libro di Donna Hay "Cucinare in un istante" ne ho trovata una versione con salmone affumicato e aneto e mi sono detta proviamoci. Gli ingredienti sono per quattro ma a me ne è venuto un pentolone pieno, quello che è avanzato me lo sono surgelato, almeno nei prossimi giorni a pranzo potrò evitarmi il panino stopposello :)

Ingredienti:

2 cucchiai di olio vegetale
1 porro, affettato
900g di patate, sbucciate e tagliate a pezzi
1 litro di brodo di pollo
750ml di latte
1 cucchiaio e 1/2 di aneto tritato
3 cucchiai di succo di limone
150g di salmone affumicato, tritato grossolanamente
sale marino e pepe nero macinato

Scaldate l'olio in una pentola, aggiungete il porro e cuocete a fuoco medio per 4 minuti, finché non è ammorbidito. Aggiungete le patate e il brodo, mettete il coperchio e cuocete ancora per 8 minuti, finché le patate non sono tenere. Versate il tutto nel mixer (io ho usato il frullatore ad immersione direttamente nella pentola) e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo. Rimettete la zuppa nella pentola, aggiungete il latte, l'aneto e il succo di limone e scaldate. Unite infine il salmone, mescolate, aggiustate di sale e pepe e servite.
Io ho lasciato che ognuno di noi mettesse il salmone che desiderava nel proprio piatto, così ho potuto poi congelarlo.


Gnocchi di castagne e zucca  

Gnocchi di zucca e castagne

Quando preparo qualcosa di nuovo e voglio capire se è veramente buono ed è postabile il mio critico è il piccolino di casa. Andrea è un vero buongustaio e di norma mangia qualsiasi cibo, l'importante è che sia buono. Non è un mangione però è uno che a tre anni già se ne intende ;).
Ieri gli ho preparato il suo piatto preferito, il risotto allo zafferano e devo essermi proprio superata perché mentre iniziava il secondo piattino mi ha detto "mamma questo è un ristorante". Piccole gioie quotidiane che scaldano il cuore che ripagano di tutte le fatiche, perché per me vedere il mio piccolo mangiare felice è un po' come rimpiangere di meno il fatto di non essere riuscita ad allattarlo, ma questa è un'altra storia. E direte cosa c'entra questo con gli gnocchi? In effetti non molto ma era solo per dire che sono veramente buoni, basti sapere che Andrea ne ha voluto il bis!!

Ingredienti:

400g di polpa di zucca sbucciata
300g di patate
100g di farina di castagne
100g di farina bianca
un tuorlo
un rametto di salvia
50g di burro
40g di grana
sale e pepe

Cuocete la polpa della zucca a pezzettoni in forno a 180° per circa 30 minuti. Lessate le patate con la buccia, pelatele e schiacciatele insieme alla zucca. Lavorate velocemente il purè con un pizzico di sale, il tuorlo e le farine setacciate, coprite la pasta con un telo e lasciatela riposare per mezz'ora.
Dividete l'impasto a filoncini, tagliateli a pezzetti e passateli sui rebbi di una forchetta. Tuffateli in acqua bollente salata e scolateli appena vengono a galla, saltateli in una padella con il burro fuso e la salvia finché diventano croccanti e completate con il grana e una macinata di pepe.

Il sapore della castagna predomina, se voleste far predominare il sapore della zucca secondo me basta fare 150 di farina bianca e 50 di farina di castagne ;)


Crostata di latte e la ricetta sbagliata  

Crostata di latte

Tempo fa in rete, su di un sito che vende bellissimi libri di cucina, ho trovato questa ricetta. Mi è piaciuta subito e oggi ho voluto provare a farla. Pensare che ho anche superato il mio odio nei confronti del mattarello e ho fatto la pasta frolla!! Però mentre preparavo il ripieno i primi segnali di ciofeca's day iniziavano ad essere evidente ma ho voluto essere fedele alla ricetta ed il risultato è stato, buonissima per sapore, molto bella integra, ma blobbosa dentro. Insomma il ripieno non cuoce del tutto (come si può notare nella foto sotto).
Vorrei che voi abili cuoche provaste a dirmi cosa ho sbagliato o se anche voi come me siete dell'avviso che la ricetta è sbagliata. Purtroppo, spesso, ho notato parecchi errori nei libri di cucina tradotti in italiano e questo caso credo sia uno di essi.
I miei dubbi sono:
1) L'uovo, lo zucchero e il latte andavano fatti addensare sul fuoco prima di essere assemblati ai bianchi d'uovo montati a neve? Anche perché se no non si assembla un bel niente.
oppure
2) Ci andrebbe meno latte?
oppure
3) Butto la ricetta nel cestino e non ci penso più? Ma sarebbe un peccato perché nonostante tutto il sapore è veramente paradisiaco.

Ditemi la vostra e io ci riprovo, d'altra parte non è la prima volta che mi incaponisco su una ciofeca :)


Ingredienti per 8 persone

pasta
100 g di burro freddo, tagliato a cubetti
100 g di zucchero
230 g di farina per dolci o farina semplice
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
1 uovo, leggermente sbattuto

ripieno
750 ml di latte
75 g di burro
3 uova, tuorli e albumi separati
100 g di zucchero
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
30 g di amido di mais

Preparazione:
Per preparare la pasta, mescola il burro e lo zucchero con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto soffice. Aggiungi la farina, il lievito e un pizzico di sale e mescola con le dita sino ad ottenere una pasta umida e sabbiosa. Incorpora le uova delicatamente. Appiattisci un poco la pasta e avvolgila nella pellicola. Lasciala in frigorifero per un’ora e poi stendila con il mattarello.
Preriscalda il forno a 180°C. Stendi la pasta con il mattarello sul piano di lavoro infarinato in modo da rivestire uno stampo da crostata di 26 cm di diametro e di almeno 3 cm di altezza. Appoggiaci sopra un foglio di carta da forno, versaci dei fagioli o dei pesi e inforna per 20 minuti. Quando la pasta che si intravede è dorata togli i fagioli e la carta. Punzecchia il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta e inforna ancora per 10 minuti in modo che si asciughi.
Nel frattempo, prepara il ripieno. Metti il burro a sciogliere nel latte su fuoco moderato. Sbatti i tuorli con lo zucchero e la vaniglia, poi incorpora l’amido di mais. Aggiungi una cucchiaiata di latte caldo alle uova, mescolando perché non impazziscano. Aggiungi il resto del latte, mescola bene e lascia raffreddare. Monta gli albumi a neve ben soda, poi incorporali piano piano al ripieno. Versalo sulla crostata, spolvera la superficie con lo zucchero e la cannella e rimetti in forno per 30 minuti. Falla raffreddare prima di servire.


Crostata di latte


Finto strudel per la zia Marina  

Finto strudel

Tempo fa una delle mie due zie mi chiese la ricetta dello strudel. Purtroppo a me lo strudel non piace, o meglio non mi piace l'uvetta, ma proprio la detesto, tanto che alla fetta di panettone a Natale faccio un vero e proprio intervento di alta chirurgia, giusto per essere sicura di non trovarmene nemmeno un chicco in bocca (solo il pensiero mi disgusta). Però, però gli altri ingredienti mi aggradano e anche parecchio. Molto tempo prima di questa richiesta io avevo trovato e fatto e rifatto una ricetta di una torta con pasta sfoglia che si avvicinava parecchio al sapore dello strudel con grande soddisfazione di grandi e piccini. Ieri sera avendo nel frigo una bella confezione di pasta sfoglia belle che pronta (non mi sfiora nemmeno l'idea di farmela da me :-P ) mi sono detta e facciamocela no??!! Ecco per l'appunto avevo solo una confezione e invece nella ricetta originale ne vanno due, quindi mi sono adattata e ne ho preparata una sola avvolgendola a rotolo, così assomiglia ancora di più ad uno strudel. Andrea, seduto sul banco di lavoro della cucina per "aiutarmi" mi dice "Ma mammaaaaaaa prepari la pizza!!" . Questo bambino ha le idee confuse, o sono io che gli confondo le idee con finte pizze con il nome di finti strudel?!
Di seguito la ricetta originale, con nome originale con foto originale e con la mia scrittura originale. Se non capite la mia scrittura (da medico) fate un fischio che traduco :)

IMPORTANTE: Per chi decidesse di farlo in versione rotolo, ovviamente ridurre i tempi di cottura!!

Finto strudel ovvero sorpresa alle noci


Conchiglie al sugo di noci con cavolfiore  

Conchiglie con crema di noci e cavolfiore

Questa pasta è favolosa, e lo sarebbe stato ancora di più se avessi lessato il cavolfiore prima invece di lessarlo insieme alla pasta!!

Ingredienti:

300g di pasta formato conchiglie
50g di gherigli di noce
20g di mollica di pane fresco
una bustina di zafferano
un dl di panna
40g di parmigiano grattugiato
un piccolo cavolfiore
mezzo spicchio d'aglio
noce moscata
sale e pepe

Riunisci nel mixer i gherigli di noce, la mollica di pane, la panna, l'aglio (facoltativo), una presa di sale, una grattata di noce moscata e una macinata di pepe; frulla fino ad ottenere una crema omogenea.
Pulisci il cavolfiore e riducilo in piccole cimette.
Porta ad ebollizione abbondante acqua salata, unisci lo zafferano e il cavolfiore. Lessalo per alcuni minuti poi toglilo dall'acqua e tienilo da parte al caldo.
In una terrina versa la salsa di noci e diluiscila con due cucchiai dell'acqua di cottura della pasta. Quando la pasta sarà pronta scolala e versala nella terrina con la salsa e le cimette bollite. Servi con parmigiano grattugiato.


Santa polenta e la saporita!!  

Due giorni fa entrando nell'atrio di casa ho sentito un profumo intensissimo di spezie, mi giro verso la cassetta della posta e vedo una busta. Ho capito subito!!!
Questa donna spettacolare qui, mi ha mandato una fornitura annuale del famoso mix di spezie La saporita!! Dire che è un angelo è dire poco e poi non c'è giorno che io non passi nel suo campo di Fragole infinite per deliziarmi con la sua scrittura.
Grazie Laura sei un tesoro!!!


Torta al cioccolato con cuscus  

Torta al cioccolato con cuscus

Tempo fa questa signora qui mi regalò una fantastica confezione di cuscus. Poi gira che ti rigira e pensando come farlo ho trovato una ricetta dolce e mi sono detta perché no?! Quindi ecco qui questo dolce insolito ma veramente buono, la ricetta è quella base ma si consiglia, per i golosastri, di aggiungere anche frutta secca a piacere.
Un'unica pecca, nella fotografia che ritraeva la ricetta la torta è ritratta senza crosticina sopra, se a voi dovesse riuscire così fatemelo sapere così capisco se ho sbagliato qualcosa, anche se ho il dubbio che i signori del giornale l'abbiano fotografata cruda!!!

Ingredienti:

300g di cuscus
300ml di latte
150g di zucchero
la scorza di un limone
150g di cioccolato fondente
4 uova
150g di amaretti
100g di biscotti secchi
50g di burro

Portate ad ebollizione il latte con lo zucchero e la scorza di limone, quindi spegnete la fiamma e versatevi il cuscus e coprite. Lasciate che assorba tutto il liquido (seguite i tempi della confezione), poi stendetelo su una placca e sgranatelo un po' con una forchetta. Quando si sarà intiepidito, trasferitelo in una ciotola e incorporatevi il burro e i tuorli (tenendo da parte gli albumi) mescolando a lungo.
Tritate il cioccolato, fatelo fondere a bagnomaria e unitelo agli albumi montati a neve. Aggiungete il composto preparato al cuscus insieme agli amaretti sbriciolati molto finemente.
Tritate anche i biscotti secchi e versateli sul fondo di uno stampo a cerniera da 26cm di diametro ricoperto con carta da forno. Versatevi sopra il composto di cuscus, livellatelo e infornate a 170° per 40 minuti. Lasciate raffreddare la torta e poi sformatela.


Spaghetti con crema di cipolle e acciughe  

Spaghetti con crema di cipolle e acciughe

Che io sia una fan sfegatata dell'acciuga sotto sale l'avevo già detto qui, ed in effetti leggendo e non assaggiando le ricette potrebbero sembrare molto simili a sapore. Invece no! In quanto in questa ricetta vanno usate tassativamente le belle cipolle bianche, quelle che fanno tanto piangere per intenderci. Il sapore è favolosamente dolciastro con la punta salata dell'acciuga che ci sta divinamente. Ricetta facile facile e rustichic (rustico/chic). Ma si potrà usare questo termine??

Ingredienti per quattro:

320 g di spaghetti
500 g di cipolle
100 g di acciughe sotto sale
80 g di burro
un ciuffetto di prezzemolo
sale e pepe

Affettate le cipolle e mettetele in un tegame con il burro, copritele a filo con acqua calda, fatele sobbollire per circa 50 minuti finché non saranno sfatte (se in cottura si asciugano troppo, unite altra acqua calda).
Private le acciughe della lisca e delle spine, lavatele e asciugatele, unitele alle cipolle cotte e rimettete brevemente sul fuoco in modo che le acciughe si disfino completamente, regolate di sale, pepate e aggiungete il prezzemolo tritato.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela, conditela subito con la salsa e servite.


Se il latticello non va da Adrenalina, Adrenalina va dal latticello.  

Burro e latticello homemade


E rieccoci con il latticello o buttermilk....
Per tutti quelli che sono passati di qui e si sono chiesti "Ma che è?" di seguito riporto delle informazioni che ho trovato in rete interessanti su questo alimento:


"Esistono degli alimenti che non hanno la fama che meriterebbero: il latticello rientra sicuramente in questa categoria.

Questo prodotto viene ottenuto con un processo tipico della produzione casearia, dopo avere privato il latte dei lipidi e della caseina (la principale proteina). Estremamente povero di grassi, il latticello ha un apporto calorico molto esiguo (26 calorie per 100 cc).


Pur essendo povero di proteine, è ricco di aminoacidi essenziali. Alcuni di questi contribuiscono a stimolare l'immunità, mentre altri intervengono nella sintesi del glutatione, una sostanza antiossidante.
Tra le numerose «virtù» nutrizionali del latticello, bisogna anche ricordare il basso tenore di sodio e la forte presenza di sali minerali basici, in particolare il potassio, diuretico, e il calcio, il magnesio e il fosforo, necessari al mantenimento del capitale osseo. Il calcio e il magnesio partecipano inoltre al buon funzionamento del sistema nervoso e di quello cardiovascolare, mentre il fosforo interviene nel metabolismo energetico.

Questi sali minerali basici fanno del latticello un alimento alcalinizzante, che contribuisce alla prevenzione o alla correzione dell'acidosi.
Sebbene in misura inferiore rispetto ai minerali, il latticello contiene varie vitamine. La più importante sotto il profilo quantitativo è la
vitamina B 2, che è un'ottima fonte di energia.
Il principale costituente del latticello è il
lattosio, che gli conferisce le sue proprietà essenziali, ma che ne rappresenta la sola controindicazione (va da sé che i soggetti che soffrono di una grave intolleranza al lattosio devono astenersi dal consumare quest'alimento).


Il lattosio o zucchero del latte rappresenta un aiuto prezioso in caso di stipsi cronica od occasionale e/o di flatulenza, perché rigenera e ripristina la flora batterica intestinale, stimolando delicatamente il transito, con effetti che durano nel tempo.


Infine, il latticello contiene dell'acido lattico, che favorisce l'assimilazione di tutti i minerali presenti in quest'alimento, in particolare il calcio.
Proprietà depurative, disintossicanti, regolatrici del transito intestinale, diuretiche, energetiche, remineralizzanti, alcalinizzanti. L'elenco dei benefici del latticello è lungo.
Allo stato naturale, il latticello è un liquido biancastro, ma è anche disponibile in forme pratiche e piacevoli, come granuli istantanei e caramelle senza zucchero, edulcorate con aromi naturali."


Poi la gentilissima Enza mi aveva lasciato nei commenti la ricetta per produrselo in casa. Detto fatto. Ho comprato la panna liquida e l'ho montata a oltranza. Devo dire che ero abbastanza scettica, ma mentre vedevo la panna trasformarsi da liquida, soffice, solida ho iniziato a sperare. Infatti la parte solida ad un certo punto inizia a lasciar andare il liquido biancastro che altro non è che latticello. Io consiglio di montare la panna in un recipiente con i bordi alti, altrimenti vi troverete schizzate le pareti della cucina e non solo.
Considerate che da 400ml di panna ho ottenuto 200ml di latticello e quel bel panetto di burro che vedete nella fotografia.
Enza dice che si mantiene una settimana in frigo e io non essendo una grandissima consumatrice di burro, se non nei dolci, credo che a questo punto il burro me lo farò in casa da oggi in poi!!
Grazie ancora ad Enza che se ha ulteriori consigli da lasciare è la benvenuta!!


Crostata di pere e cioccolato  

Crostata di pere e cioccolato

Da quando sono tornata a lavorare a tempo pieno il tempo per cucinare manca. Come? Non mangio più? Certo che mangio lo stesso ma in pausa pranzo panini ed insalate e la sera cucino per me è il piccolino cose semplici che a postarle potrei anche offendervi. Ieri sera però arrivata a casa alle 18.30 ho cercato di fare la crostata. Dico cercato perché la riuscita è quella cosa che vedete li nella foto, il sapore giuro è buono ma lascia molto a desiderare in quanto estetica. Prima di tutto non ho la teglia per la crostata (ma si può??) , poi avendo il tempo contato ho usato la frolla pronta, che diciamocelo non è da buttare ma fatta con le proprie manine è decisamente molto più buona e poi dove lo mettiamo il fattore stanchezza? Mi perdonate se non è proprio bellissima?? Qui metto la ricetta originale così la prossima volta con calma la faccio come si deve!

Ingredienti:

Per la pasta:
175g di farina
100g di burro
un tuorlo
2 cucchiai di zucchero di canna
sale

Per la crema:
150ml di panna fresca
1 uovo
1 tuorlo

Per il ripieno:

3 pere William molto sode
150g di cioccolato fondente
1-2 cucchiai di zucchero di canna

Riunite la farina con il burro morbido, il tuorlo, lo zucchero e un pizzico di sale nel bicchiere del mixer, azionate l'apparecchio e lavorate l'impasto fino a quando si formerà una palla.
Avvolgetela nella pellicola per alimenti e lasciatela riposare in frigorifero per 30 min.
Intanto tagliate le pere a metà, privatele del picciolo e della buccia, eliminate il torsolo con uno scavino e riducetele a fettine orizzontali mantenendo intatte le metà. Preparate la crema: sbattete la panna con l'uovo e il tuorlo e conservatela al fresco.
Togliete la pasta dal frigorifero, stendetela con il matterello sul piano di lavoro leggermente infarinato e foderatevi una tortiera di 26cm di diametro. Bucherellate il fondo con una forchetta e cuocete il guscio di pasta in forno caldo a 18o° per 10 min.
Spezzettate grossolanamente il cioccolato e distribuitelo uniformemente nel guscio; adagiatevi le mezze pere in modo simmetrico, formando una sorta di fiore e completate con la crema tenuta da parte.
Spolverizzate la superficie con lo zucchero di canna e rimettete la torta in forno per altri 20 min.

Note: se non avete il mixer e lavorate a mano la pasta il tuorlo incorporatelo dopo aver lavorato gli altri ingredienti. La crema va versata tra le pere, negli spazi "vuoti" per intenderci.
Cercate pere che siano più o meno delle stesse dimensioni per avere una migliore riuscita coreografica...non come la mia :(


Semplici posate di plastica? No, molto di più!!  



Volete organizzare un pic-nic? Avete deciso di dare un party? Oppure semplicemente volete apparecchiare la tavola in maniera inusuale? Queste posate di plastica dal look veramente accattivante, fanno al caso vostro! Sono di Pandora Design, fatevi un giretto sul sito, troverete parecchie cosucce molto molto carine.


Buttermilk White Cake  


Tempo fa imbattendomi in ricette americane scoprii il buttermilk ovvero il latticello. Per mia sfortuna nella mia città non si trova e vi assicuro che ho passato al setaccio tutti ma proprio tutti i supermercati, pure quelli bio, vedi NaturaSi, ma niente di niente.
Poi un amico mi disse che se ne andava in quel di Bolzano e allora fu incaricato di prenderne a litri e infatti feci questo!
Qualche settimana fa il caro amico si è recato ancora in zona e si è presentato alla mia porta con altro latticello, cerca che ti ricerca ho trovato questa ricetta che sicuro come l'oro la prossima volta sarà sotto forma di cupcakes!!
Contenendo questa ricetta zeste d'arancia e io avendo un bellissimo riga limoni mai usato prima, appena ho iniziato ad usarlo ho capito che il giochino mi piaceva e da li il periodo arancione, e dire che magari qualcuno ha pensato che usassi l'arancia per un motivo salutista....

Ingredienti:


g. 450 farina 00
g. 350 zucchero
g. 250 buttermilk (latticello)
g. 125 burro a temperatura ambiente
4 albumi d'uova
1/2 bustina di lievito
1 arancia (zeste)
sale

per la glassa

g. 125 zucchero a velo
n. 2 o 3 cucchiai di succo d'arancia


Preriscaldare il forno a 150°C ed imburrate ed infarinate una teglia quadrata. Miscelare la farina con lievito e passarli a setaccio per evitare grumi. Lavorare il burro con lo zucchero a pomata con uno sbattitore fino a che diventano bianchi. Continuando a lavorare con lo sbattitore, unire gli albumi ad uno a uno. Continuando a frullare, unire uno ad uno gli albumi.
Aggiungete setacciando la farina e poi piano piano il buttermilk, infine mettete le zeste d'arancia.
Trasferite il composto nella teglia e livellate bene.
Infornate e fate cuocere per circa 20 - 25 minuti, deve cuocere ma non colorarsi (possibilmente)
nel frattempo preparate la glassa: fate sciogliere lo zucchero a velo nel succo d'arancia. A fine cottura sformate il dolce e fatelo raffreddare su una griglia.
Aiutandovi con una spatola spalmate la glassa sulla torta.
Tagliatela a quadrotti.


La ricetta l'ho trovata sul bellissimo blog di Cakes in the City, fatevi un giro se non lo conoscete e rimarrete estasiati dalle sue preparazioni e fotografie!


Pane alla zucca  

Pane di zucca

Tanto per proporvi qualcosa di arancione che in questo periodo non ne avevo ancora proposto (:-P), ecco qui il pane alla zucca. L'idea nasce dalle farine del mulino Vigevano. E' da tempo che le compro, le trovo all'esselunga, ne trovo per la pizza croccante, per i dolci morbidi e per il pane, ma se vi fate un giretto sul loro sito vedrete che ne hanno veramente per tutti i gusti. Sabato scorso però trovandomi nella corsia delle farine quasi mi viene da piangere, le confezioni di farina del mulino Vigevano non c'erano più al loro posto c'erano delle confezioni bianche ma sempre per utilizzi molto simili, poi guardo meglio...ed erano sempre loro, si sono solo rifatte il look. Adesso la confezione è very chic, tutta bianca e oro e all'interno si trova anche il lievito e un piccolo ricettario molto utile e ricco di ricette.
Ed ecco dove ho trovato la ricettina che vi propongo, comunque se non doveste trovare questa farina basterà usarne una di manitoba e usare il lievito secco che avrete in casa, va bene uguale :)

P.S. No, se qualcuno pensasse che quelli del mulino di Vigevano mi hanno pagata se lo tolga dalla testa. Quando farò pubblicità lo dirò chiaramente con tanto di squilli di trombe per le sorde, ok? :) Nel frattempo però se quelli delle farine si trovassero a passare di qui e volessero ringraziarmi possono tranquillamente sdebitarsi con una fornitura di un anno di farine :-P

Ingredienti:

1 confezione di "le gran farine" miscela per pane casereccio
in alternativa 500g farina di manitoba
250g di acqua tiepida
1 bustina di lievito secco attivo (che troverete nella confezione se no compratelo e rimane sempre una bustina per torte salate, la dose 16 gr :P)
1 cucchiaio d'olio
1 cucchiaino di sale
300g di zucca
1 uovo

Mondare e lessare la zucca e quando è bella tenera passarla al setaccio. Mettere sulla spianatoia la farina e lavorare tutti gli ingredienti, il sale lasciarlo per ultimo. Impastare il tutto finché non si ottiene un impasto liscio ed omogeneo. Lasciarlo lievitare per 45 minuti sotto un panno umido poi rilavorarlo e lasciarlo riposare altre 3 ore. Mettere l'impasto in uno stampo ( va molto bene quello da plum-cake) e far cuocere a 220° a forno preriscaldato per i primi 10 minuti. Poi abbassare la temperatura a 180° e cuocere per altri 45 minuti.

E' un pane buono e colorato il mio pulciotto se ne è fatta una scorpacciata e poi essendo un pochino umido rimane buono anche per il giorno dopo.




Risotto arancia taleggio  

risottoarancia1

Per continuare l'onda arancione domenica ho cucinato questo risotto. Poi ieri nel gironzolare fra i vari blog ho scoperto che senza volerlo tante foodblogger avevano avuto la stessa idea, ok non con l'arancia ma il risotto l'ha fatta da padrone ;)

Ingredienti:

300g riso
burro
1 bicchiere di vino bianco
80g taleggio
1 arancia
una manciata di grana
brodo vegetale

Togliere dall'arancia la scorza e tritarla finemente. Spremere l'arancia e mettere da parte il succo. Rosolare la buccia tritata con un pezzo di burro; aggiungere il riso e mescolare finché avrà un bel colore traslucido; aggiungere il vino e farlo evaporare. Unire a poco a poco un mestolo per volta, il brodo bollente. Quando il riso è quasi cotto aggiungere il succo d'arancia e completare la cottura. A fine cottura mantecare con taleggio e grana.


Per i monaci Buddisti della Birmania  

Se guardate in alto a sinistra vedrete una fascetta, perchè non la mettiamo tutti? E' poca cosa lo so, ma è un gesto per non lasciare che l'indifferenza travolga questi fatti.


Muffin cioccolato e arancia  

Muffin cioccolato arancia

Io sono del segno del Leone e voi direte embè? ma io vi dirò i colori del Leone sono l'arancione e il giallo e voi direte ancora embè? ma io vi dirò che sono giorni che passo davanti al verduraio la mattina e vedo un mucchio di arance contro la vetrina, quella macchia così solare in questi giorni così cupi, mi mette di buonumore. Al punto tale che il verduraio ogni volta che entro e che compro praticamente quasi solo arance inizia a guardarmi strano. Sarà il mio lato leonino che sta uscendo??!! Oggi arancionamente parlando vi propongo il connubio, che non stanca mai, cioccolato e arancia per passare un week end molto cioccolatoso e molto solare, anche se magari poi fuori piove ;).

Ingredienti:

150 g di cioccolato fondente spezzettato
75 g di burro
375 g di farina autolievitante
3 cucchiai di cacao in polvere
4 cucchiai di zucchero
2 uova
250 ml di latte
1 cucchiaio di scorza di arancia finemente grattugiata
Glassa
200 g di cioccolato fondente spezzettato
60 g di burro a cubetti
1 cucchiaio di Cointreau
Listarelle sottili di scorza di arancia per decorare

Preriscaldate il forno a 210°C. In uno stampo da muffin da dodici preparate i pirottini di carta. Mettete il cioccolato e il burro in una ciotola resistente al calore e appoggiatela su una pentola di acqua in leggera ebollizione. Mescolate di tanto in tanto finché gli ingredienti si saranno sciolti, quindi spostatela dal vapore.
Setacciate la farina e il cacao in polvere in una grossa ciotola, incorporate lo zucchero e preparate una fontana nel centro della ciotola.
Con una frusta amalgamate le uova, il latte e la scorza di arancia e versateli nella fontana insieme alla crema di burro e cioccolato. Mescolate gli ingredienti con un cucchiaio senza lavorarli troppo a lungo: l’impasto deve risultare grumoso
Versate il tutto negli stampi riempiendoli per circa ¾ e passate in forno per 20 minuti, finché uno spiedo infilato al centro del muffin non ne esce pulito. Lasciateli negli stampi per 5 minuti prima di estrarli e farli raffreddare su una gratella. Prima di decorarli con la glassa a cioccolato.
Per la glassa, mettete il cioccolato e il burro in una ciotola resistente al calore e appoggiatela su una pentola con l’acqua in leggera ebollizione.
Mescolate di tanto in tanto per combinare a fondo gli ingredienti dopo che saranno sciolti. Togliete la crema dal fuoco e aggiungetevi il countreau oppure due cucchiai di succo d'arancia se avete un minorenne in casa come il mio ;)
Lasciatela raffreddare finché sarà sufficientemente ferma da poter essere spalmata sui muffin. Decorate con striscioline di scorza di arancio.

Una considerazioni a questa ricetta super veloce e super scenografica:
1) Di glassa ve ne verrà tantissima, quella che avanza mettetela in un vasetto e spalmatela poi sul pane quando ne avete voglia ;) Pare una nutella all'arancia slurposissima


Muffin cioccolato arancia


Meme: otto fatti miei :-)  

mini gialla


Accetto volentieri la proposta di Gallinavecchiafabuonbrodo di partecipare al meme 8 cose che non sai di me.
Le regole sono le seguenti:
bisogna parlare di otto fatti a caso che riguardino se stessi in un post dedicato, scegliere altre otto persone da taggare e dire loro che sono taggate (e, ovviamente, ricordarsi di postare le regole).



Forse non tutti sanno che:

1) Da piccola amavo molto gironzolare nel mio quartiere insieme alla mia fedele amica Micaela sulla sella della mia amata bicicletta. Purtroppo però essendo svampita più di una volta mi sono ritrovata a misurare l'asfalto. La caduta più mirabolante fu un sali e scendi da uno scivolo di cortili ad un altro comunicanti, mi rimase il manubrio in mano e per un po' pedalai al modo del clown per poi finire a terra e gratuggiarmi il pancino. Ancora quando ci ripenso, sento uno strano dolorino alla pancia :-P

2) Il mio primo bacio avvenne tardi, rispetto alle mie amiche più sgamate, ma avvenne una sera d'estate, su di un muretto ai piedi di una collina vicino a casa. C'era la luna, i grilli cantavano, il venticello fresco delle sere d'estate mi scompigliava i capelli, lui mi parlava con tenerezza mista agitazione delle sue partite di tennis ( ? ) e per me avrebbe potuto parlare anche della disinfestazione dei pidocchi avvenuta a scuola, io avevo un unico pensiero. BACIAMI STUPIDO.
Alla fine si decise, troncò a metà il discorso del tennis e le sue labbra si diressero a tutta velocità sulle mie e mi addentò. Si avete letto bene, mentre mi baciava mi puntellava i denti sul labbro superiore. Tornai a casa con le ali ai piedi per me era stato celestiale solo dopo altri baci mi resi conto che non c'è bisogno di "soffrire" quando si bacia. Mia madre mi disse "ma chi ti ha morso??!!" -.-O

3) Ho un odio particolare per quelle bellissime (?) porte finestre scorrevoli che si trovano negli alberghi. Per due anni consecutivi ad Ibiza mi ci sono stampata rientrando dal balcone nella stanza. Absinth credo stia ancora ridendo :-P

4) L'anno della maturità ho fatto una vacanza a Porto San Giorgio insieme a quattro amiche, siamo finite in una casa disabitata da mezzo secolo, gli unici inquilini che ancora c'erano, erano scarafaggi e ragni grossi come palle da tennis. Ma si sa a quell'età tutto va bene. Una sera, mentre aspettavo all'uscita del casello un amico, che poi non arrivo (!) da Cesenatico, il casellante preso a pena nel vedere me ed un'amica li fuori per strada da più di un'ora ci fece entrare con lui. Fu un'esperienza fantastica, ci offrì il vinello, il pane con le alici e ci fece provare a fare le casellanti. La mia amica ritirava il biglietto e i soldi e io dicevo guidate con attenzione e allacciatevi le cinture. Tutto questo in abbigliamento da spiaggia.....

5) Ho i capelli ricci, ma questo lo sapete, si vede nella foto. Quello che non sapete è che li odio. Per anni ho cercato in tutti i modi possibili ed immaginabili di stirarli. Creme, shampi, balsami, piastre, phon e spazzola. tanto più che mio padre ridendo diceva che per sapere se ero in casa bastava allungare l'orecchio e sentire se c'era rumore di phon. Dopo che è nato Andrea ho rinunciato, il riccio sta prendendo il sopravvento al punto tale che inizio a sembrare la Maga Magò.

6) Odio la matematica da sempre, ma soprattutto odiavo da piccola i famosi "problemi". Alle prese con un problemino che chiedeva. "se il rubinetto della signora X perde tot gocce al minuto, quanto tempo ci vorrà per riempire la vasca con capacità Y?. Alle tante rivolsi lo sguardo a mia madre e le dissi infastidita "Ma mamma scusa la signora X non farebbe prima a chiamare l'idraulico??!!" (ero seria)

7) Una notte mentre tornavo a casa dopo una delle mie scorribande notturne sono stata seguita da una macchina con all'interno due tipi loschi. Arrivata sotto casa, hanno parcheggiato dietro di me, mio padre è uscito al balcone (avvisato da me al telefono) e loro se ne sono andati. Credo sia stato lo spavento più grande della mia vita, ma che ovviamente non ha fermato la mia voglia di scorribandare di notte.

8) Non essendomi passata la voglia di uscire di notte, ricordo con molto piacere quella notte in autostrada con due delle mie più care amiche che ho già citato in questo post, Micaela e Absinth, verso Milano. La neve cadeva a fiocconi, noi cantavamo seguendo lo spazzaneve, confesso che eravamo alticce (minorenni non seguite l'esempio). Arrivate miracolosamente a questa festa milanese in piena notte io proclamai a quelli che ci chiedevano come avessimo fatto ad arrivare nonostante la bufera di neve " ...e in effetti è stata dura, ma per fortuna avevamo davanti il gatto delle nevi". Tutti risero io non capii il perché -.-o



Dopo questo bel quadretto che vi ho fatto di me, nomino per questo simpatico meme:
Apprendistacuoca, la pasticceria più mirabolante della rete
Viviana, una spumeggiante ragazza che se non ci fosse si dovrebbe inventare
Switch, supermamma di un trottolino tenerissimo
Superqueen, amica da tempo e informatissima per tutto ciò che riguarda la moda
Sonicgirl, eclettica signorina alle prese con il gatto Kunda
Fiammetta, una neomamma troppo in gamba
Lory, che mercanteggia tutti giorni ricette per noi ;)
Quei due tipi in cucina perché sfoderano piattini da leccarsi anche le orecchie.


Modifica dell'ultimo momento
Riporto qui il commento della mia cara amica Micaela che delucida meglio dei punti da me esposti, aggiungendone uno fondamentale!!

"oddio forse questa volta muoio dalle risate!!!IO C'ERO in quasi tutte queste avventure e se mi permetti "Adre" vorrei aggiungere delle piccole chicche ai punti:
1)non ti ringrazieró mai abbastanza per aver fatto quell'indimenticabile volo a pochi cm da me (e devo dire che io te ne ho regalati altrettanti)
4)dormivamo in camera insieme e..io-'ma chi canta a quest'ora?' tu-'mah, sará il contadino nell'orto qui sotto...'era Masini in concerto!
5)era mitica la tua frase:E' A POSTO LA FRANGIA?
6)ricordo che tuo padre ti aveva comprato un vinile x le tabelline con voci di bimbi che cantavano 8x1...8!ecc..ma tu lo odiavi
8)in allarme e freno a mano tu e Absinth avevate accostato dopo il casello dicendo "non possiamo certo presentarci cosí!!!" imbracciando i trucchi!ma ci voleva ben altro per mascherare la nostra follia
aggiungerei come mitica la volta che in pieno centro storico,dopo una serie di aperitivi,(sempre io, te e Absinth),abbiamo tirato fuori il pallone da calcio (che tu avevi SEMPRE PRONTO in auto) e abbiamo giocato per ore coinvolgendo tutti i passanti!!!
Grazie Adrenalina sei da sempre la mia sorellina cara.sono molto fortunata.
Micaela"

Tesoro grazie a te :*


Nido di rucola, cipolle e germogli di soia con uova di quaglia  



Ieri mia madre mi dice "arrivo per pranzo ma fammi trovare pronto che dopo devo scappare via". Mancavano 15 minuti alle 12.00 e lei stava per arrivare come una furia, mi sono detta che mi invento??
Così ho aperto il frigo, sguardo veloce e vedo le uova di quaglia e mi risale alla mente quella volta che da piccola, quando stavo tutta l'estate nella casa di campagna, in un muro avevo trovato un nido e con la mia manina grassoccia avevo rubato un ovetto, per coccolarlo, ma poi presa da sensi di colpa l'avevo rimesso al suo posto. Così mi sono detta perché non fare un nido a queste uova??!!
Lo sguardo vagava nel frigo .... vedo della rucola e dei germogli di soia, a quel punto ricordo di aver comprato delle cipolle rosse perché qualche sera prima in una puntata di Nigella Lawson lei le metteva in un'insalata con l'anguria (?), ma prima le passava per una mezz'oretta nel succo di lime per far si che perdessero il sapore acre e prendessero un bellissimo colore viola. Purtroppo non avevo altro a mia disposizione ma assicuro che è stato un successo, non fosse anche solo per la presentazione! Se voi avete degli abbinamenti da suggerirmi ve ne sarei molto molto grata!!

Ingredienti:

Rucola
Germogli di soia
Cipolle rosse
Lime
Uova di quaglia

Lessare le uova per 2/3 minuti. Tagliare a rondelle la cipolla e lasciarla a marinare mezz'oretta nel succo di lime. In una ciotola mettere la rucola, i germogli di soia e la cipolla in mezzo disporre le uova sgusciate. Condire con il succo di lime divenuto rosa, olio e sale. Buon appetito :-)


Cake di zucchine con copertina di fiori di zucca  

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Qualche giorno fa mi trovavo dal verduraio, e da dietro il bancone mi hanno fatto l'occhiolino dei bellissimi fiori di zucca con annesse zucchine e come resistere??!!
Ma dopo a casa mi sono detta e mo che ci faccio?? Così gira che ti rigira sui vari foodblogger ho trovato questa splendida ricetta di food & the city, bravissima cuoca e direi pure brava con la macchina fotografica, che diciamocelo non guasta mai ;)
In più avevo il mio nuovo gioiellino da provare, il mitico KitchenAid, erano anni che letteralmente sbavavo dietro a questa macchinina tanto fascinosa quanto utile ma non avendone la possibilità economica rimaneva solo un sogno. Poi quest'estate la mia mamma mi ha detto "ma per il compleanno cosa dici se ti regalo quell'attrezzo che ti piace tanto??". Bé che dire grazie mamma!!!!
Così ecco qui il mio cake fatto con il Kitchen che forse alla fine, non c'era proprio bisogno di usarlo, ma era li che mi diceva " e su dai provami!!"
Il cake di food & the city alla vista mi pare molto più sofficioso del mio sarà per via del caprino che io non avevo ma che ho sostituito con del formaggio tipo bel paese.

Ingredienti:

8 zucchine con fiore (oppure 3 zucchine normali)
150 g di farina 0
½ bustina di lievito per torte salate
3 uova
120 g di latte
50 g di olio di semi
80 g di gruyere grattugiato
100 g di formaggio tipo bel paese
3 cucchiai di parmigiano
1 cucchiaio di erbe tritate ( salvia, basilico, menta)
sale e pepe

Saltare le zucchine con aglio e olio e lasciarle raffreddare. Mescolare insieme farina, lievito, uova e lavorare bene; aggiungere il latte, l’olio, salare e pepare.
A parte mescolare insieme tutti i formaggi ed unirli al resto del composto; alla fine aggiungere le zucchine e le erbe tritate.
Imburrare uno stampo da plumcake e versare l’impasto. Togliere il pistillo ai fiori e molto delicatamente sciacquarli, aprirli e fare la copertina al cake.
Infornare a 180° per 45 minuti.


KitchenAid